ETF cosa sono e come funzionano

etf cosa sono

14 Marzo 2019

Ultimo Aggiornamento: 23 Gennaio 2024

Vediamo di seguito nello specifico che cosa sono gli ETF, come funzionano e quali sono i loro principali vantaggi e svantaggi.

Il termine ETF è l’acronimo di Exchange Traded Fund, che letteralmente significa fondo negoziato in borsa; gli ETF rappresentano uno dei prodotti finanziari più importanti a disposizione degli investitori privati.

Questi strumenti di investimento sono in circolazione dal 1993, anche se hanno cominciato ad essere diffusi in maniera significativa soltanto un decennio dopo.

Grazie alla loro efficienza, diversificazione e semplicità, gli ETF presentano vantaggi che nessun altro tipo di investimento può eguagliare.

 

Cosa sono gli ETF?

Un ETF è un tipo di fondo di investimento a gestione passiva, le cui quote di partecipazione possono essere acquistate e vendute su un mercato di scambio titoli, ovvero in borsa, come se fossero una normale azione.

L’ETF replica l’indice o il paniere di azioni/obbligazioni (benchmark) al quale si riferisce.

L’ETF sul prezzo del petrolio WTI, ad esempio, avrà lo stesso risultato giornaliero fatto segnare da questo mercato.

 

Come funzionano gli ETF?

Un ETF può essere acquistato e venduto come un normale titolo finanziario nel corso della sessione di trading. Proprio come un titolo azionario o un derivato, ogni ETF ha un proprio ticker identificativo.

A differenza di quanto accade con le azioni di una società, il numero delle quote in circolazione di un ETF può cambiare giornalmente a causa della continua creazione di nuove quote e del riscatto di quote esistenti. La capacità di un ETF di emettere e riscattare le quote su base continuativa, mantiene il prezzo di mercato degli ETF in linea con i prodotti sottostanti.

Il valore delle quote dell’ETF è dato dalla quotazione dei prodotti sottostanti più o meno lo spread (a seconda se si vende o se si compra), oltre ad una commissione applicata dal broker.

 

Quanti tipi di ETF ci sono?

Esistono diversi tipi di ETF, in base alle varie tipologie di strumenti sottostanti si distinguono in:

  • ETF indicizzati;
  • ETF azionari;
  • ETF obbligazionari;
  • ETF settoriali e industriali;
  • ETF sulle materie prime;
  • ETF su criptovalute;
  • ETF ESG;

L’offerta di ETF è quindi più che mai ampia e variegata, basti pensare che su borsa italiana sono quotati all’incirca 1.000 ETF.

 

ETF Indicizzati

Gli ETF indicizzati sono progettati per replicare l’andamento di un indice di mercato specifico il più fedelmente possibile.

Questi ETF sono spesso chiamati anche “ETF passivi” perché il loro obiettivo principale è seguire l’andamento dell’indice sottostante senza cercare attivamente di batterlo.

Benché gli ETF indicizzati cerchino di replicare le performance dell’indice, potrebbero esserci delle leggere differenze fra loro dovute ai costi di gestione e a fattori come la gestione dei dividendi e la liquidità.

Tra i maggiori etf indicizzati ricordiamo l’ETF su S&P500 (SPDR S&P 500 ETF Trust), ETF su Nasdaq100 (Invesco QQQ Trust), e l’ETF Russell 2000 (iShares Russell 2000 ETF).

ETF Azionari

Gli ETF azionari sono progettati per fornire esposizione su un paniere di titoli societari.

Questi ETF offrono agli investitori una diversificazione immediata, poichè essi possono detenere azioni di numerose società all’interno di un indice di riferimento, riducendo così il rischio associato all’investimento in singole azioni.

Gli ETF azionari sono anche disponibili per una vasta gamma di settori industriali e regioni geografiche. Ad esempio, ci sono ETF che seguono il settore tecnologico, il settore sanitario, l’Europa, l’Asia e molti altri.

ETF Obbligazionari

Questi ETF sono progettati per fornire esposizione su quasi tutti i tipi di obbligazioni disponibili, comprese le obbligazioni governative, societarie, municipalità, high-yield (ad alto rendimento), obbligazioni legate all’inflazione e altre.

Gli ETF obbligazionari possono avere diverse durate e scadenze, consentendo agli investitori di scegliere obbligazioni in linea con le loro aspettative di tasso di interesse e di orizzonte temporale.

ETF Settoriali e Industriali

Gli ETF settoriali sono progettati per fornire esposizione su un particolare settore, come prodotti farmaceutici o ad alta tecnologia.

ETF sulle materie prime

Gli ETF sulle materie prime, noti anche come ETF commodity, sono fondi negoziati in borsa progettati per offrire agli investitori esposizione ai mercati delle materie prime.

Questi ETF consentono agli investitori di comprare e vendere le materie prime senza dover acquistare fisicamente le merci stesse.

ETF ESG

Gli ETF ESG (Environmental, Social, and Governance) sono fondi negoziati in borsa e progettati per investire in società che adottano pratiche di gestione eco-sostenibile e responsabile.

Questi ETF si rivolgono ad investitori interessati a temi ambientali, sociali e di governance.

Gli ETF ESG applicano un filtro ESG al processo di selezione delle azioni. Questo significa che le società che non soddisfano determinati criteri ESG vengono escluse dall’indice di riferimento dell’ETF.

 

Investire in ETF: i vantaggi

Il più grande vantaggio degli ETF è sicuramente l’accessibilità e la flessibilità; gli strumenti sono accessibili a quasi tutte le tipologie di investitori, anche al risparmiatore in possesso di una piccola somma di denaro. Sono quindi strumenti altamente flessibili, poiché adatti sia ad investitori privati che istituzionali.

Un altro vantaggio degli ETF è che sono in generale strumenti molto liquidi; ciò permette di comprare o vendere nuove quote senza correre il rischio di vederne scendere il valore.

Un’altra caratteristica positiva dell’investire in ETF è legata all’aspetto economico; gli ETF non presentano commissioni di entrata o di performance, poiché il loro costo è legato solamente alla commissione di gestione che raramente supera lo 0.5%.

Gli ETF sono inoltre asset molto sicuri poiché non soggetti al rischio di insolvenza; il loro patrimonio è separato a quello delle società che li hanno costituiti.

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