Future Ftse Mib al test dei 33.800 punti

Superati i timori di un’escalation in Medio Oriente, i mercati azionari europei e americani hanno iniziato la nuova settimana all’insegna del segno verde.

Il ritorno della propensione al rischio sta penalizzando ora i beni rifugio, favorendo l’azionario.

La struttura tecnica dei mercati azionari europei è in questo momento decisamente migliore rispetto a quella dei cugini Usa, che scontano ancora una Fed falco preoccupata dal livello dell’inflazione.

Sotto questo punto di vista la BCE dovrebbe quasi sicuramente precedere la Fed nell’iniziare a tagliare il costo del denaro.

Al momento della scrittura il future sul principale indice di Piazza Affari sta scambiando a ridosso dei 33.800 punti; la seduta di ieri si è chiusa a 33.630 punti, con i maggiori rialzi avvenuti dopo la chiusura del cash.

Nonostante la flessione delle prime settimane di aprile, il mercato italiano sembra possedere ancora una buona forza relativa; le ultime 4 sedute, con volatilità in aumento, hanno portato al recupero di buona parte del terreno perduto.

I massimi annuali, fissati a 34.360 punti, non sono pertanto lontani.

Il future Ftse Mib si trova ora a scambiare su un’area resistiva decisamente importante e già segnalata in passato nelle nostre analisi, ovvero quota 33.750 punti.

Come già scritto nella precdente analisi, il superamento dei 33.800 punti, confermato in chiusura di sessione, innescherebbe con tutta probabilità la ripresa di importanti acquisti e un retest dei massimi annuali.

Nel caso però area 33.750 punti dovesse respingere i compratori in chiusura di sessione, allora dovremmo aspettarci delle correzioni intraday, come primo target a quota 33.450 (ex resistenza volumetrica).

Il retest dei 33.450 punti dovrebbe in questa fase costituire occasione per rientrare a mercato lato long; poco piu in baso troviamo un ulteriore supporto statico e volumetrico a 32.250 punti.

In ogni caso fino a quando il mercato continuerà a scambiare sopra i 32.700 punti il mercato conserverà le aspettative di recupero nel breve, ma se dovessimo mollare tale soglia in close giornaliera prepariamoci a vedere un ulteriore affondo dei ribassisti, con obiettivo il test dei 32.550 ed in estensione 32.450 punti.

Anche se al momento sembra piuttosto improbabile, il livello a cui associare un’inversione ribassista di tendenza di medio periodo è fissato sulla rottura dei 32.000 punti.