Il 2026 è alle porte, quale indice azionario è il migliore a gennaio?

Il 2025 sta volgendo a termine ed è già tempo di pianificare le strategie per il 2026.

Quale indice azionario offre storicamente le migliori performance a gennaio?

Il primo mese dell’anno, infatti, non è solo un cambio di calendario, ma spesso rappresenta un reset psicologico e di portafoglio per i mercati globali.

Grazie all’analisi storica condotta con WarrenAI di InvestingPro, emerge un vincitore piuttosto chiaro.

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Gennaio e mercati azionari: i numeri parlano chiaro

Analizzando le performance degli ultimi 15 anni, gennaio non è affatto un mese neutro. Al contrario, mostra pattern statistici ricorrenti che possono essere sfruttati da chi opera con un approccio quantitativo e macro-driven.

Il Nasdaq Composite (XNAS:IXIC) si distingue nettamente:
in media, il suo rendimento mensile di gennaio ha superato quello di S&P 500, Nikkei 225, DAX e FTSE 100, confermandosi l’indice più performante all’inizio dell’anno.

Questo non è un caso isolato, ma un comportamento che si ripete con una frequenza tale da renderlo rilevante anche per strategie sistematiche.

Ecco una panoramica generale delle performance storiche a gennaio:

Perché il Nasdaq primeggia a gennaio?

1. Il “January Effect” sui titoli growth

Molti titoli tecnologici e growth subiscono prese di profitto a dicembre, sia per ragioni fiscali sia per window dressing. A gennaio, questi flussi tendono a invertirsi, favorendo rimbalzi rapidi e spesso aggressivi.

2. Maggiore propensione al rischio

L’inizio dell’anno coincide spesso con una rinnovata appetibilità per il rischio. Gli investitori tornano più aggressivi, aumentando l’esposizione su titoli ad alto beta, tipicamente concentrati nel Nasdaq.

3. Innovazione e nuove guidance

Gennaio è anche un mese chiave per il settore tech:

• nuove guidance

• annunci strategici

• aspettative su investimenti in AI, cloud e semiconduttori

Elementi che tendono a catalizzare l’interesse degli investitori istituzionali proprio sul Nasdaq Composite.

Il vantaggio dell’analisi con WarrenAI

Questa lettura non nasce da un’intuizione, ma da un’analisi quantitativa condotta con WarrenAI di InvestingPro, che consente di:

• confrontare performance storiche su base stagionale

• valutare la dispersione dei rendimenti

• integrare fattori macro, tassi e volatilità

In altre parole, WarrenAI permette di trasformare un pattern storico in un’informazione operativa, evitando decisioni basate solo su bias o storytelling.

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