Aggiornamenti macro sui mercati: martedì 25 novembre

Fed sempre più accomodante

I segnali dovish provenienti dalla Federal Reserve continuano ad accumularsi.

In un’intervista a Fox Business, il Governatore Christopher Waller ha dichiarato di sostenere un taglio dei tassi già nella riunione di dicembre, citando un deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Waller ha aggiunto che, a partire da gennaio, la Fed adotterà un approccio meeting-by-meeting, vista la debolezza del mercato occupazionale e l’elevata incertezza legata ai dati macro in arrivo, elementi che potrebbero rendere più complesso il processo decisionale della prima riunione del 2025.

Anche la Presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha assunto una posizione simile in un’intervista al Wall Street Journal. Daly ha ribadito che il principale rischio oggi è un peggioramento improvviso dell’occupazione, superiore alla minaccia di un ritorno delle pressioni inflazionistiche. Ha inoltre sottolineato che la Fed può riportare l’inflazione verso il target del 2% senza sacrificare l’occupazione e che un fallimento in questo equilibrio rappresenterebbe un errore di policy.

Le dichiarazioni di Waller e Daly rafforzano la narrativa accomodante già emersa la settimana scorsa, quando anche John Williams della Fed di New York aveva lasciato intendere apertura a una riduzione dei tassi a dicembre.

I market mover di oggi: retail sales, PPI e fiducia dei consumatori

Gli operatori guardano ora ai dati in uscita nelle prossime ore, in particolare:

Retail Sales (settembre) – dati posticipati

• Consenso: +0,4% m/m

• Diversi analisti prevedono un risultato più debole, dopo i forti progressi di luglio e agosto.

Core PPI (settembre)

• Attese: +0,3% m/m

• Precedente: +0,1% m/m

Consumer Confidence (novembre)

• Consenso: 92,9 (vs 94,6 precedente)

• Particolare attenzione sarà rivolta al labour-market differential, un indicatore cruciale in un contesto di crescente incertezza occupazionale.

Nonostante il modesto rimbalzo di ottobre, la fiducia dei consumatori resta vicina ai minimi di ciclo toccati a settembre, riflettendo un sentiment ancora fragile.