In attesa della riunione della Fed di questa sera, che dovrebbe lasciare i tassi invariati, le principali borse americane hanno chiuso in rosso martedì.
Il Dow Jones ha perso lo 0,70%, il Nasdaq 100 è sceso dell’1,00% e l’S&P 500 ha ceduto lo 0,84%, con 10 degli 11 settori dell’indice in territorio negativo.
A influenzare il sentiment è stato soprattutto il timore di un possibile coinvolgimento diretto degli Stati Uniti in un’escalation delle tensioni in Medio Oriente. Secondo Bloomberg, il clima di prudenza è accentuato anche dai risultati dell’ultimo sondaggio di Bank of America tra i gestori di fondi, che evidenzia una crescente sfiducia nel dominio dei mercati USA.
Il 54% degli intervistati prevede infatti che nei prossimi cinque anni saranno i titoli internazionali a offrire le migliori performance, mentre solo il 23% scommette sull’azionario statunitense. L’oro è stato scelto dal 13% come asset con i rendimenti più promettenti, mentre appena il 5% ha indicato le obbligazioni. È la prima volta che il sondaggio di BofA chiede previsioni su un arco temporale così lungo.
Un altro dato rilevante: il 31% dei gestori si dichiara “sottopesato” sul dollaro USA, il livello più negativo per la valuta americana degli ultimi vent’anni. E ben il 36% ha una posizione sottopesata anche sull’azionario statunitense.
Energia solare sotto pressione, SoftBank punta sull’AI
Tra le notizie aziendali, martedì è stato un giorno nero per le aziende del solare. Le vendite si sono innescate dopo che i Repubblicani al Senato hanno deciso di sostenere l’eliminazione completa degli incentivi fiscali per il solare e l’eolico, contenuta nella proposta legislativa dell’ex presidente Trump. SunRun ha registrato un crollo del 40,04%, Enphase Energy ha perso il 23,97% e First Solar il 17,89%.
In controtendenza SoftBank, che ha raccolto circa 4,8 miliardi di dollari dalla cessione di azioni T-Mobile. Le risorse saranno impiegate per finanziare nuove ambizioni nel campo dell’intelligenza artificiale.
I settori dell’S&P 500: chi sale e chi scende
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Settori Migliori: Energia (+1,03%) – in evidenza Valero Energy (+2,91%), Marathon Petroleum (+1,98%) e Chevron (+1,93%).
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Settori Peggiori: Sanità (-1,64%) – cali marcati per Bio-Techne (-4,13%), Align Technology (-4,03%) e Charles River Laboratories (-3,96%).
Performance dei titoli Mega Cap
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Alphabet -0,40%
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Amazon -0,59%
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Apple -1,40%
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Meta -0,70%
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Microsoft -0,23%
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Nvidia -0,39%
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Tesla -3,88%.
Riunione Federal Reserve: tassi fermi, ma cresce l’incertezza per il 2025
La Federal Reserve dovrebbe mantenere invariati i tassi di interesse oggi, confermando il range attuale tra il 4,25% e il 4,50%. Sebbene si registrino segnali di rallentamento nell’economia — in particolare nel morale di imprese e consumatori — il mercato del lavoro resta solido, con una media di 125.000 nuovi posti creati ogni mese, e l’inflazione continua a scendere gradualmente.
Tuttavia, diversi fattori restano in gioco. L’impatto dei nuovi dazi commerciali deve ancora manifestarsi pienamente, e vi sono cambiamenti nella politica fiscale che potrebbero influenzare l’andamento economico. Inoltre, non è ancora chiaro quale sarà l’effetto delle nuove tensioni in Medio Oriente sul prezzo del petrolio e, di conseguenza, sull’inflazione.
Gli investitori attendono con attenzione gli aggiornamenti sul “dot plot” della Fed, il grafico che rappresenta le proiezioni dei tassi futuri. Al momento, la banca centrale prevede due riduzioni da 25 punti base ciascuna entro la fine dell’anno, in linea con le attuali aspettative del mercato. Ma questa stima potrebbe cambiare, considerando anche altri elementi come l’evoluzione delle politiche migratorie, regolatorie e di spesa pubblica, oltre agli effetti dei dazi.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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