Wall Street resiste alle brutte notizie: l’S&P 500 sale ancora

I mercati azionari americani sembrano voler ignorare le brutte notizie.

Nella giornata di ieri l’S&P 500 non è indietreggiato nonostante due segnali poco incoraggianti sullo stato dell’economia USA. Il mercato ha chiuso vicino la parità restando vicino ai massimi di periodo.

A brillare nel listino S&P 500 sono stati soprattutto i titoli del settore comunicazione e sanità. Al contrario, l’energia ha sofferto il calo delle quotazioni del greggio, con molti trader pronti a ricalibrare le proprie posizioni sulle commodity.

Lavoro Usa, ADP sotto le attese

Secondo il report ADP, a maggio il settore privato ha creato appena 37.000 nuovi posti di lavoro, una cifra che delude fortemente rispetto alle attese degli analisti, ferme a 115.000.

A questo si è aggiunta la pubblicazione dell’indice ISM dei servizi, sceso sotto la soglia di espansione: da 51,6 ad aprile a 49,9, a sorpresa sotto il livello 50 che segna il confine con la contrazione.

Ma i mercati hanno scelto di vedere il bicchiere mezzo pieno. La debolezza dei dati macro ha infatti alimentato le speranze che la Federal Reserve possa rallentare la propria politica restrittiva. E così i rendimenti obbligazionari sono scesi, segnalando un possibile ammorbidimento della linea monetaria nei prossimi mesi.

Analisi future S&P500 – giovedì 5 giugno

In questo giovedì 5 giugno il future sull’indice S&P500 scambia al momento della scrittura ancora in rialzo a 5.990 punti.

Dal punto di vista tecnico, il mercato si sta avvicinando alla soglia tecnica e psicologica dei 6.000 punti.

Rispetto al minimo toccato il 7 aprile l’S&P500 future è salito di quasi il 20%, ma ora sfondare il muro dei 6.000 punti potrebbe rivelarsi non semplice. Tale area ha già respinto i compratori 2 volte nella seconda parte del mese di maggio.

La prosecuzione del rally passa però proprio da questa area; una chiusura sopra questo livello potrebbe aprire la strada verso il retest dei massimi storici a 6.160 punti, passando prima per la resistenza a 6.100 punti.

Un altro falso breakout dei 6.000 punti porterebbe invece a nuove prese di beneficio e ad un retest del supporto a 5850 punti.