Il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti relativo a maggio ha evidenziato una solida tenuta del mercato del lavoro, anche alla luce di consistenti revisioni ai dati dei mesi precedenti. I nonfarm payrolls – ovvero i nuovi posti di lavoro non agricoli – sono aumentati di 139.000 unità, superando le attese del consenso, fissate a 130.000.
Tuttavia, i dati di marzo e aprile sono stati rivisti al ribasso in modo significativo: aprile è stato corretto da 177.000 a 147.000 posti, mentre marzo è passato da 185.000 a 120.000, per una revisione negativa complessiva di 95.000 unità.
Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,24%, in linea con le aspettative, ma rappresenta il livello più alto dal mese di ottobre 2021. Il dato è stato influenzato anche da una lieve diminuzione del tasso di partecipazione alla forza lavoro, mentre l’indagine condotta presso le famiglie ha rilevato una contrazione di 696.000 occupati su base mensile.
Settori trainanti e prospettive
I comparti della sanità e del tempo libero/ospitalità hanno continuato a generare nuovi posti di lavoro, mentre la riduzione dei dipendenti federali – seppur presente – ha avuto un impatto contenuto. Positivi anche i dati sull’occupazione nel settore pubblico a livello statale e locale. Nonostante le revisioni, la media trimestrale di creazione di posti di lavoro resta sopra le 135.000 unità, un segnale di continuità nella domanda di forza lavoro.
Crescita dei salari oltre le attese
Sul fronte dei redditi, le retribuzioni orarie medie sono aumentate dello 0,4% su base mensile, superando sia il dato di aprile (+0,2%) sia la previsione del consenso (+0,3%). Questo rafforzamento dei salari è stato letto positivamente dagli analisti, che lo considerano un beneficio per i consumi, senza però rappresentare una minaccia immediata per la dinamica inflazionistica.
Implicazioni per la politica monetaria
Nel complesso, il rapporto di maggio conferma che il mercato del lavoro statunitense sta raffreddandosi in maniera graduale, mantenendo comunque una dinamica robusta. In un contesto globale ancora segnato da incertezze commerciali e tariffarie, questi dati forniscono alla Federal Reserve margine per attendere ulteriori segnali prima di intervenire nuovamente sulla politica monetaria.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
Resta Aggiornato:
Rimani aggiornato con le ultime notizie seguendoci su Google News. Attiva le notifiche cliccando qui e poi sulla stellina.
Se avete trovato interessante questo articolo, vi invitiamo a condividerlo attraverso i vostri canali social e a seguire TradingFacile su piattaforme come Facebook e Youtube. Non esitate a esprimere le vostre opinioni o condividere le vostre esperienze attraverso i commenti sotto i nostri articoli.
Per rimanere sempre informati sulle ultime novità pubblicate sul nostro sito, potete attivare le notifiche oppure iscrivervi al Canale Telegram di TradingFacile.
Potrebbero interessarti anche:
CONDIVIDI L'ARTICOLO: