Il piano fiscale di Trump passa alla Camera, rendimenti in impennata e allerta debito
Con un voto risicato di 215 a 214, la Camera dei Rappresentanti USA ha approvato il nuovo piano fiscale proposto da Donald Trump, che lo ha definito “forse la più importante legge della storia americana” su Truth Social. Il mercato obbligazionario ha reagito immediatamente: il rendistato a 30 anni USA è salito al 5,15%, il livello più alto da ottobre 2023.
Ma non è tutto oro. Il Committee for a Responsible Federal Budget stima che la nuova legislazione possa aumentare il debito pubblico statunitense di oltre 3.300 miliardi di dollari nel prossimo decennio, spingendo il debito federale dal 98% al 125% del PIL. Con inflazione ancora resiliente, incertezze tariffarie e un aumento del debito delle famiglie, i timori per la sostenibilità fiscale degli Stati Uniti tornano centrali per gli operatori, in particolare nel mercato dei bond.
USA vs Eurozona: segnali opposti dai PMI
In Europa, l’attività economica mostra nuovi segni di rallentamento:
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PMI composito dell’Eurozona (Flash): 49,5 a maggio (vs. 50,4 in aprile)
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È la prima volta in cinque mesi che il dato scende sotto quota 50, segnalando contrazione del settore privato.
In particolare:
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Servizi in calo per la prima volta da novembre, con la flessione più rapida da 16 mesi.
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Manifattura in lieve ripresa, terzo mese consecutivo in crescita.
Di contro, gli Stati Uniti sorprendono in positivo:
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PMI composito USA (S&P Global): 52,1 a maggio, in rialzo da 50,6
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PMI manifatturiero: 52,3, massimo da tre mesi
Secondo Chris Williamson (S&P Global), l’accelerazione potrebbe essere legata alla corsa delle imprese per anticipare nuovi dazi attesi dopo luglio. Risultato?
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Accumulo record di scorte
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Prezzi in salita: l’incremento dei prezzi di beni e servizi è il più forte da agosto 2022
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Ritorno delle tensioni sulle catene di fornitura
Mercato del lavoro USA: solido ma da monitorare
Jobless Claims (settimana fino al 17 maggio):
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227.000 richieste, meglio delle attese (230.000)
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Ma i continuing claims sono saliti a 1,903 milioni, il livello più alto da metà aprile
Il dato suggerisce un mercato del lavoro ancora resistente, ma emergono primi segnali di rallentamento strutturale, con effetti potenziali sulle prossime decisioni di politica monetaria della Fed, specialmente se la disoccupazione dovesse tornare a salire mentre l’inflazione accelera.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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di: Alessio Moretti 28 Aprile 2025 9:59
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