Fed e tensioni geopolitiche non riportano la volatilità a Wall Street

di: Filippo Giannini 19 Giugno 2025 12:44

S&P500 e Nasdaq

È stata una seduta contrastata e poco volatile quella a cui abbiamo assistito nella giornata di mercoledì a Wall Street, nonostante gli importanti market mover come la riunione della Fed e il possibile ingresso degli Usa nel conflitto tra Israele e Iran.

Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,1%, l’S&P 500 ha chiuso in prossimità della parità, mentre il Nasdaq è salito di circa lo 0,13%.

La Fed lascia i tassi fermi

Come previsto, la Federal Reserve ha deciso di mantenere invariati i tassi d’interesse nella riunione di mercoledì. Tuttavia, l’attenzione si è spostata rapidamente sulla salute dell’economia americana, sulle prospettive future dell’inflazione e sul clima teso con l’amministrazione Trump.

Secondo le nuove previsioni economiche diffuse dalla Fed, i tassi d’interesse dovrebbero subire due tagli nel 2025, mentre l’inflazione – stando a uno degli indicatori di riferimento – potrebbe superare il 3% nel corso del prossimo anno.

Durante la conferenza stampa, il presidente Jerome Powell ha sottolineato che l’istituto centrale resta pronto a intervenire qualora si rendesse necessario modificare i tassi. Ha affermato che il mercato del lavoro appare in equilibrio e non è la causa principale delle attuali pressioni inflazionistiche.

Tuttavia, ha ribadito che è preferibile mantenere una linea prudente, vista l’incertezza legata all’effetto che i dazi potrebbero avere sui prezzi.

“Ci aspettiamo un aumento significativo dell’inflazione nei prossimi mesi. Non possiamo ignorarlo”, ha dichiarato Powell.

Salgono i timori geopolitici

Cresce anche l’ansia per le tensioni in Medio Oriente: il rischio di instabilità nello Stretto di Hormuz — passaggio strategico per circa il 20% del petrolio mondiale — è tornato in primo piano.

Trump, che ha recentemente chiesto la “resa incondizionata” dell’Iran, sta valutando un possibile attacco militare contro Teheran. Le speranze di una risoluzione rapida del conflitto con Israele si affievoliscono, mentre gli Stati Uniti rafforzano la loro presenza militare nella regione.

Infine, sul fronte commerciale, si avvicina la scadenza del 9 luglio, data in cui entreranno in vigore nuovi dazi nei confronti di alcuni dei principali partner commerciali degli USA. Il recente G7 si è concluso senza accordi concreti, alimentando ulteriori incertezze sul futuro delle relazioni internazionali.

Analisi tecnica future Nasdaq – 19-06-2025

grafico dax future 19-06

Da oltre una settimana il Nasdaq Future sta scambiando in laterale pur restando vicino ai massimi storici.

La seduta di ieri sul nuovo contratto con scadenza Settembre 2025 si è chiusa a 21.871 punti e al momento della scrittura gli scambi si attestano sulla parità; ricordiamo a tal proposito che venerdì sarà giornata di scadenze tecniche, con il contratto giugno del Nasdaq in scadenza alle 15, anche se buona parte dei volumi sono stati già oggetto di rollover sul nuovo contratto e a questo facciamo riferimento già da oggi.

Il quadro tecnico è positivo ma la situazione generale resta incerta; il mercato si trova ora in una fase di impasse, in attesa di valutare con maggiore efficacia i risvolti in medio oriente.

In tale situazione di impasse i livelli tecnici da tenere sotto controllo sono i 21.500 punti e i 22.100 punti.

La rottura di ieri del supporto a 21.640 dovrebbe ora portare ad un test dei 21.500 punti, livello dove comunque ci aspettiamo delle difese da parte del mercato; un breakout al ribasso dei 21.500 punti porterebbe una fase di debolezza, con possibilità di assistere ad un retest in prima battuta del supporto a 21.240 punti.

Più in basso troviamo un’area piuttosto sensibile a quota 20.700 punti, livello dove peraltro passa attualmente la media mobile a 200 periodi.

Il ritorno sopra i 22.100 punti produrrebbe invece con tutta probabilità una ripresa del rally e quindi un nuovo movimento direzionale al rialzo su più sessioni.

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    Informazioni sull'autore: Filippo Giannini

    Autore Articolo: Filippo Giannini
    Laureato in ingegneria, ha 15 anni di esperienza sui mercati finanziari come trader indipendente. Membro Professional della Società Italiana di Analisi Tecnica (SIAT), per TradingFacile opera come trader quantitativo, analista tecnico e responsabile del settore formazione. La sua operatività si concentra su un approccio quasi esclusivamente automatico, attraverso algoritmi da lui creati e validati che sfruttano principalmente la volatilità e le inefficienze di mercato. Viene invitato regolarmente come relatore ai principali eventi italiani inerenti al trading e agli investimenti e collabora inoltre con broker e testate giornalistiche, realizzando analisi sui principali indici e cross valutari, oltre a seminari ed eventi formativi, sia dal vivo che on-line. Collabora con le principali testate giornalistiche di settore, realizzando report e analisi di mercato.

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