I dati chiave che oggi potrebbero muovere i mercati

La giornata odierna si presenta ricca di appuntamenti economici e interventi istituzionali di rilievo.

Ecco una panoramica dettagliata di ciò che gli investitori e gli analisti dovranno monitorare con particolare attenzione.

Zona Euro: clima economico tedesco e dichiarazioni dalla BCE

In Europa, l’attenzione si concentra in particolare sulla Germania, cuore economico dell’Eurozona. Verranno infatti pubblicati i risultati delle indagini IFO, uno degli indicatori di fiducia più seguiti in Europa. I dati riguarderanno:

• Clima economico generale

• Valutazione della situazione attuale

• Aspettative per il futuro

Questi sondaggi, che coinvolgono circa 9.000 imprese tedesche, forniscono un’istantanea dello stato di salute dell’economia e delle percezioni degli operatori economici. Un clima imprenditoriale positivo potrebbe rafforzare l’euro e spingere al rialzo i mercati azionari europei, mentre dati deludenti aumenterebbero i timori di una stagnazione o recessione in Germania.

A rafforzare il focus sulla BCE, sono previsti gli interventi pubblici di due figure chiave dell’istituto di Francoforte:

• Luis de Guindos, Vicepresidente della Banca Centrale Europea

• Philip Lane, capo economista della BCE

Le loro parole saranno analizzate nel dettaglio alla ricerca di segnali su possibili modifiche future alla politica monetaria. Dopo i recenti tagli ai tassi, gli operatori cercano conferme o smentite su ulteriori allentamenti nei prossimi mesi.

Regno Unito: voci di spicco dalla Banca d’Inghilterra

Sul fronte britannico, la giornata sarà animata da una vera e propria maratona di interventi istituzionali da parte di esponenti della Bank of England (BoE). Parleranno:

• Megan Greene, membro esterno del Comitato di politica monetaria

• Dave Ramsden, vice governatore

• Andrew Bailey, governatore della BoE

• Sarah Breeden, vice governatrice per la stabilità finanziaria

Con l’inflazione nel Regno Unito che resta una delle più alte tra le economie avanzate, le parole di questi policymaker saranno esaminate con attenzione per comprendere quale direzione vorrà prendere la BoE nei prossimi mesi. Si attende di capire se prevarrà la linea più prudente (tassi ancora elevati per contrastare l’inflazione) o quella più accomodante (tagli per sostenere la crescita).

Stati Uniti: dati macro e l’attesa testimonianza di Powell

Oltreoceano, gli Stati Uniti offrono una serie di dati economici cruciali e, soprattutto, la testimonianza del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, davanti alla Commissione Servizi Finanziari della Camera dei Rappresentanti.

Ecco i dati economici in uscita oggi:

• Indice dei prezzi delle abitazioni: utile per valutare l’andamento del mercato immobiliare, settore sensibile ai tassi di interesse.

• Indice di fiducia dei consumatori: fornisce un termometro del sentimento dei cittadini americani nei confronti dell’economia.

• Indice manifatturiero della Fed di Richmond: un indicatore regionale che offre indizi sull’andamento del settore manifatturiero negli Stati Uniti.

Tuttavia, l’attenzione sarà catalizzata principalmente da Powell, chiamato a spiegare la strategia della Fed in un momento particolarmente delicato: l’inflazione sta rallentando, ma resta al di sopra dell’obiettivo del 2%, mentre il mercato del lavoro mostra segni di solidità ma anche alcune fragilità emergenti.

Oltre a Powell, sono previsti gli interventi di altri membri chiave del board della Fed:

• Beth Hammack, Presidente della Fed di Cleveland

• John Williams, Presidente della Fed di New York

• Neel Kashkari, Presidente della Fed di Minneapolis

• Michael Barr, Governatore della Fed

Ognuno di loro potrebbe fornire spunti unici, data la diversità di visioni interne alla banca centrale statunitense. Il mercato cercherà segnali su possibili tagli dei tassi nei prossimi mesi, anche in vista delle elezioni presidenziali di novembre.

Asia: focus sul Giappone

Infine, dal Giappone arriva la pubblicazione del Summary of Opinions della BoJ (Bank of Japan), un documento che riassume i principali punti emersi durante l’ultima riunione di politica monetaria.

La BoJ è l’unica tra le principali banche centrali a mantenere ancora tassi d’interesse negativi, ma negli ultimi mesi si è assistito a un lento ma costante processo di normalizzazione. Gli analisti leggeranno il documento alla ricerca di indizi su eventuali futuri rialzi dei tassi o su un cambiamento più marcato dell’orientamento monetario.