BCE conferma i tassi d’interesse: inflazione però rivista in rialzo
di: Alessio Moretti 12 Settembre 2025 10:41

La Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso giovedì di lasciare invariato il tasso sui depositi al 2,0% per la seconda riunione consecutiva, in linea con le attese dei mercati. Una scelta coerente con quanto dichiarato dalla presidente Christine Lagarde, che ha ribadito come l’attuale politica monetaria resti adeguata in un contesto di “attendismo” e valutazioni riunione per riunione.
Inflazione BCE: previsioni aggiornate fino al 2027
Le nuove stime macroeconomiche non hanno offerto particolari sorprese, ma hanno registrato piccoli aggiustamenti:
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Inflazione 2025 rivista leggermente al rialzo al 2,1% (da 2,0%).
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Inflazione 2026 attesa all’1,7% (+0,1%).
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Inflazione 2027 limata al ribasso al 1,9% dal precedente 2,0%.
Per l’inflazione core (al netto delle componenti più volatili):
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stime invariate al 2,4% nel 2025 e 1,9% nel 2026,
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ma in lieve calo al 1,8% nel 2027.
Crescita economica nell’Eurozona
La BCE ha ritoccato anche le previsioni di crescita del PIL:
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2025 rivisto al rialzo all’1,2% (da 0,9%),
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2026 leggermente ridotto all’1,0% (da 1,1%),
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2027 confermato all’1,3%.
Lagarde ha ribadito che l’approccio della banca centrale resterà data-driven, valutando ogni decisione in base all’evoluzione dei dati economici.
Possibili rischi: politica francese e mercati obbligazionari
Gli analisti segnalano che, sebbene la maggior parte dei membri della BCE si dichiari soddisfatta dell’attuale livello dei tassi, rimane sul tavolo l’ipotesi di ulteriori misure espansive in caso di indebolimento dell’economia. A pesare sul quadro, inoltre, c’è il rischio politico in Francia, anche se per ora la reazione dei mercati obbligazionari resta contenuta. Lagarde ha assicurato che la BCE sta monitorando con attenzione i movimenti del mercato dei bond.
Inflazione area euro: i dati CPI di agosto
Il Consumer Price Index (CPI) di agosto ha mostrato segnali contrastanti:
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Core CPI: +0,3% m/m, in linea con le attese e con il dato di luglio. L’inflazione annua core si conferma al 3,1%.
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CPI headline: +0,4% m/m, sopra le stime (+0,3%) e superiore al +0,2% di luglio. Su base annua, l’inflazione complessiva sale al 2,9% dal 2,7% di luglio.
A trainare il dato è stato soprattutto l’aumento dello 0,4% del comparto abitativo, mentre affitti e Owners’ Equivalent Rent (OER) sono rimasti in linea con le recenti tendenze.
Servizi e beni: i dettagli
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I servizi core hanno registrato un’accelerazione, spinti soprattutto dal forte aumento dei prezzi dei biglietti aerei.
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I beni core hanno mostrato impatti contenuti dai dazi recenti:
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abbigliamento +0,5%,
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auto nuove +0,3%,
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auto usate +1%,
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arredamento e mobili in rialzo più contenuto,
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elettrodomestici in ripresa con un +0,4%.
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Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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