Wall Street: mercati altamente sensibili alle parole di Trump
di: Filippo Giannini 17 Luglio 2025 10:22

È stata una seduta a due facce quella a cui abbiamo assistito ieri a Wall Street, con i principali indici azionari che hanno chiuso sui massimi dopo un improvviso sell off legato a nuove indiscrezioni sul futuro di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve.
Il Dow Jones Future ha guadagnato 263 punti (+0,6%), seguito dall’S&P 500 in crescita dello 0,4%. Il Nasdaq ha chiuso con un +0,2%, non lontano dai massimi storici fatti segnare il girono precedente a 23.222 punti.
Tensione a metà seduta: Powell nel mirino
La seduta non era iniziata con il piede giusto. Poco prima delle 17 ore italiane, tutti e tre i principali indici hanno subito una caduta improvvisa, mentre il dollaro si è indebolito e i rendimenti obbligazionari sono saliti bruscamente.
A scatenare il nervosismo sono state alcune notizie secondo cui il presidente Donald Trump starebbe valutando di rimuovere con effetto immediato Jerome Powell dalla guida della Fed.
Più tardi, Trump ha definito lo scenario “altamente improbabile”, pur non escludendolo del tutto. Un’affermazione che è bastata ai mercati per invertire nuovamente la rotta e tornare al segno positivo.
Una dimostrazione evidente di quanto gli investitori siano sensibili alle parole del presidente.
Più preoccupante è stata la reazione del mercato obbligazionario, dove il rendimento del Treasury trentennale è salito sopra il 5%, segnalando un crescente nervosismo degli investitori sull’indipendenza della banca centrale.
Analisi tecnica future S&P 500 – giovedì 17 luglio
Al momento della scrittura il future su S&P500 si sta muovendo in rialzo poco sopra la parità, scambiando a 6.305 punti. La giornata di ieri si era invece conclusa a 6.299 punti.
Martedì la rottura al ribasso dei 6.300 punti ha spinto il mercato al test dei 6.140 punti, dove per ora troviamo il minimo settimanale come ipotizzato nella videoanalisi di martedì scorso.
In un’ottica di più ampio respiro, il mercato continua a mantenersi in un canale rialzista ben definito, sostenuto ora dal supporto a 6.250 punti, dove troviamo importanti difese rialziste.
Una rottura al ribasso di questo livello deteriorerebbe nuovamente il quadro tecnico di breve, con alte possibilità di assistere a nuove discese almeno fino a 6.185 punti, che rappresenta la prossima area supportiva degna di nota.
Al contrario, la resistenza da tenere d’occhio per un nuovo movimento direzionale al rialzo di una certa portata è ora a quota 6.335 punti: un breakout sopra questa soglia potrebbe spingere velocemente il mercato verso i 6.360 ed in estensione 6.380 punti.
I principali indicatori di momentum, come l’RSI (indice di forza relativa), restano in territorio neutrale, mentre il volume degli scambi si sta rivelando al momento più debole rispetto alle precedenti fasi di rally, suggerendo una certa cautela tra gli operatori.
Informazioni sull'autore: Filippo Giannini
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