Trump minaccia dazi del 50% sull’UE: mercati europei in forte calo
di: Alessio Moretti 23 Maggio 2025 15:12
La mannaia di Donald Trump si abbatte ancora una volta sui mercati.
Il neo presidente ha annunciato poche ore fà l’intenzione di imporre dazi del 50% sui prodotti provenienti dall’Unione Europea a partire dal 1° giugno. L’annuncio, diffuso attraverso il suo social network Truth, ha scatenato il crollo di molte piazze finanziarie.
“È molto difficile avere a che fare con l’Unione Europea, formata con l’obiettivo di approfittarsi degli Stati Uniti sul commercio”, ha scritto Trump, aggiungendo che le trattative in corso tra Washington e Bruxelles “non stanno andando da nessuna parte.”
Mercati in rosso
Le principali Borse europee hanno registrato forti perdite in seguito all’annuncio. A Milano, l’indice FTSE MIB ha chiuso in calo del 3%, con titoli bancari come MPS e Unicredit che hanno perso rispettivamente il 7% e il 5%.
Anche le altre principali piazze europee hanno subito perdite rilevanti: Parigi ha lasciato sul terreno il 2,7%, Francoforte il 2,5% e Londra ha segnato un ribasso superiore all’1%. L’indice paneuropeo Euro Stoxx 50, barometro delle maggiori società europee per capitalizzazione, ha perso circa tre punti percentuali nel giro di poche ore.
Scenari economici incerti: possibile impatto su PIL e occupazione
Secondo le prime analisi degli economisti, l’adozione di dazi così elevati da parte degli Stati Uniti potrebbe avere un impatto significativo sulla crescita economica dell’UE. Alcuni istituti indipendenti stimano che una guerra commerciale con Washington potrebbe costare fino a 0,4 punti percentuali di PIL all’Eurozona già nel 2025. I settori più colpiti sarebbero l’automotive, l’agroalimentare e il lusso – tutti comparti fortemente esposti all’export verso gli Stati Uniti.
Le aziende europee che dipendono dalle esportazioni potrebbero trovarsi costrette a rivedere le proprie strategie produttive e distributive, con possibili effetti sull’occupazione in settori chiave.
Corsa ai titoli di Stato e attese per la BCE
L’incertezza ha spinto molti investitori verso asset considerati più sicuri, come i titoli di Stato. I rendimenti del Bund tedesco a 10 anni sono scesi al 2,6%, registrando il primo calo settimanale in oltre un mese. Anche il BTP decennale italiano ha visto una discesa, attestandosi al 3,608%.
Questo movimento è stato interpretato dal mercato come un segnale che la Banca Centrale Europea potrebbe anticipare il tanto atteso taglio dei tassi, già previsto da molti analisti per giugno. Secondo Bloomberg, la probabilità di un taglio del tasso di deposito BCE (attualmente al 2,25%) è salita al 90%.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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