I Treasury USA segnano il maggiore rialzo giornaliero in un anno
di: Alessio Moretti 8 Aprile 2025 11:27
I mercati obbligazionari globali hanno vissuto una giornata di forte volatilità lunedì, con i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi a 10 anni che hanno registrato il più ampio aumento giornaliero da oltre un anno.
Il Treasury decennale è salito di +16,8 punti base, raggiungendo il 4,177%, mentre i Bund tedeschi a 10 anni sono cresciuti di +3,2 punti base al 2,611%, e i Gilt britannici di pari scadenza hanno segnato un incremento di +15,4 punti base, attestandosi al 4,607%.
Pressioni sui titoli di Stato USA: calo della domanda di beni rifugio
Il movimento al rialzo nei rendimenti statunitensi è stato alimentato dalla diminuzione della domanda di asset sicuri, dopo che i mercati azionari, guidati dal Nasdaq Composite, hanno temporaneamente invertito la tendenza ribassista. Vendite da parte degli hedge fund, probabilmente spinte da margin call dovuti a perdite in altri settori, hanno contribuito a un’ondata di liquidazioni di Treasury.
Cresce inoltre l’attenzione degli investitori su potenziali riduzioni delle partecipazioni statunitensi da parte della Cina, uno dei principali detentori di debito USA.
Rendimento dei Treasury: forti movimenti su tutte le scadenze
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Il decennale USA è salito a 4,177%, dopo essere sceso fino a 3,86% lo scorso venerdì, toccando il minimo dal 4 ottobre.
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Il biennale, più sensibile alle aspettative sui tassi della Fed, è aumentato di +10,7 punti base al 3,769%, il rialzo più marcato dal 24 marzo.
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Il trentennale ha guadagnato +21 punti base, raggiungendo il 4,62%, segnando il movimento più ampio dal marzo 2020.
Prospettive sui tassi d’interesse USA: mercati scommettono su tagli
I futures sui Fed Funds mostrano ora aspettative più marcate di tagli ai tassi da parte della Federal Reserve nel corso del 2025. Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, i trader stanno prezzando circa 104,6 punti base di riduzione complessiva dei tassi entro fine anno.
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Probabilità di un taglio da 25 punti base a giugno: 99,4%, rispetto al 75,3% della settimana precedente.
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Probabilità di un taglio già a maggio: 38,4%, contro il 14,0% di sette giorni fa.
Attesa per i dati macro USA e nuove emissioni obbligazionarie
I riflettori degli investitori sono puntati sui prossimi dati economici USA:
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Indice dei prezzi al consumo (CPI) di marzo: in uscita giovedì
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Indice dei prezzi alla produzione (PPI): atteso venerdì
Nel frattempo, il Tesoro USA testerà la domanda di debito con emissioni per un totale di 119 miliardi di dollari, tra cui:
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58 miliardi in Treasury a 3 anni (martedì)
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39 miliardi in titoli a 10 anni (mercoledì)
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22 miliardi in bond trentennali (giovedì)
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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