Obbligazionario – Rendimenti in calo, occhi puntati sulla politica monetaria
di: Alessio Moretti 23 Luglio 2025 11:03

Martedì, i rendimenti dei Treasury USA hanno proseguito la discesa iniziata a inizio settimana. Il decennale americano ha perso 3,4 punti base, scendendo al 4,35%. Il rally obbligazionario è stato sostenuto soprattutto da fattori tecnici e da rinnovate preoccupazioni degli investitori per le ripercussioni economiche legate all’introduzione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti.
Durante un intervento a una conferenza bancaria della Fed, il presidente Jerome Powell non ha fornito indicazioni sull’economia né sulla direzione della politica monetaria. Tuttavia, Michelle Bowman, vicepresidente della Fed per la supervisione, ha ribadito – in un’intervista alla CNBC – l’importanza cruciale dell’indipendenza della banca centrale dalle pressioni politiche.
Nessun taglio dei tassi è atteso al termine della riunione del FOMC della prossima settimana, ma il mercato sarà attento a eventuali segnali su quando la Fed potrebbe iniziare ad allentare la sua politica restrittiva. Inoltre, resta sotto osservazione la scadenza del 1° agosto per l’attivazione dei nuovi dazi USA.
Oltre al decennale, anche gli altri rendimenti lungo la curva si sono mossi al ribasso: il biennale ha perso 2,4 punti base portandosi al 3,852%, mentre il trentennale è sceso di 2,8 punti base al 4,947%.
Sul fronte dell’offerta, il Tesoro americano metterà oggi in asta 13 miliardi di dollari in titoli a 20 anni, seguiti giovedì da 21 miliardi di dollari in TIPS (Treasury Inflation-Protected Securities) a 10 anni.
Secondo il FedWatch Tool del CME Group, le probabilità di un taglio dei tassi già a luglio sono salite al 4,7% dal 2,1% della settimana precedente. Per settembre, invece, il mercato vede ora una probabilità del 59,7% di un primo allentamento monetario. Complessivamente, gli operatori prezzano circa 46,4 punti base di tagli entro la fine dell’anno (rispetto ai 43,6 bps stimati una settimana fa).
Europa
Anche nel Vecchio Continente prosegue il movimento positivo sui titoli di Stato, con i rendimenti che hanno registrato ulteriori cali dopo il rally di lunedì, favorito da una liquidità ridotta che ha amplificato i movimenti di mercato.
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso di altri 2,7 punti base, attestandosi al 2,592%, dopo il crollo di 7,9 punti base di lunedì – la flessione giornaliera più marcata dal mese di aprile. Il trentennale tedesco ha perso altri 4,7 punti base, portandosi al 3,118%, dopo il calo di 6,5 punti base registrato il giorno prima.
Gli investitori si aspettano che la BCE mantenga invariati i tassi nella prossima riunione, ma l’attenzione sarà tutta sulle indicazioni prospettiche. Il mercato sconta la possibilità concreta di un nuovo taglio da 25 punti base entro fine anno, probabilmente a settembre.
Il rendimento del titolo biennale tedesco, particolarmente sensibile ai tassi, è sceso di 1,1 punti base a quota 1,819%.
Andamento simile anche per gli altri titoli dell’area euro: il decennale francese ha registrato un calo di 3,3 punti base a 3,266%, dopo il forte ribasso di 10,3 punti base di lunedì – il più ampio dal gennaio scorso. In Italia, il BTP decennale si è attestato al 3,437%, in calo di 1,8 punti base, dopo un -9,6 bps nella seduta precedente. Lo spread tra Bund e BTP si mantiene stabile a 85,5 punti base.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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