Spinta dal comparto bancario, Piazza Affari ha iniziato la nuova settimana in rialzo, nonostante il conflitto in medio oriente sia entrato ancora più nel vivo.
Il Future sul Ftse Mib ha segnato un +1.24%, chiudendo a 39.800 punti.
Il rimbalzo ha interrotto una serie negativa di cinque giornate consecutive, mostrando per ora timidi segnali di forza.
A guidare la ripresa sono stati i principali istituti di credito: Unicredit, Intesa Sanpaolo, BPER e Banco BPM hanno chiuso in territorio ampiamente positivo; acquisti anche su Mediobanca, dopo il rinvio dell’assemblea al 25 settembre, in attesa di chiarimenti sulle operazioni straordinarie in corso.
Bene anche Leonardo, Tenaris e Interpump, sostenute rispettivamente da speculazioni geopolitiche, operazioni di buyback e notizie su nuove acquisizioni.
In generale, il sentiment positivo a livello europeo ha trovato supporto anche da Wall Street, che si è mostrata tonica in apertura.
Previsioni Ftse Mib future – martedì 17 giugno
Praticamente da un mese il future sul Ftse Mib sta scambiando in laterale senza una direzionalità precisa, oscillando fra i 39.000 e i 40.700 punti.
Il rimbalzo a cui abbiamo assistito nella giornata di lunedì 16 giugno ha trovato ostacolo sulla solita resistenza a 39.900 punti, come possiamo osservare dal grafico su time frame giornaliero.
In questo martedì 17 giugno il mercato sta al momento della scrittura scambiando in forte ribasso intorno a quota 39.400 punti, in calo dell’1.2%.
Dopo la correzione odierna in apertura siamo dell’idea che la reazione sull’eventuale test del supporto a 39.340 punti detterà il mood per il resto della settimana.
Riteniamo che il mercato proverà a difendere tale livello di supporto e che quindi sul retest possiamo aspettarci un rimbalzo, associato quindi ad occasioni per operare lato long.
Attenzione però poiché un eventuale breakout dei 39.250 punti porterebbe con tutta probabilità ulteriori vendite associate al retest di quota 39.000 punti
Sul fronte opposto nel caso dovessimo invece assistere ad un breakout dei 39.900 punti, confermato in chiusura di sessione, dovremmo aspettarci un retest dei massimi annuali.
Per un nuovo movimento direzionale al ribasso o al rialzo i livelli invece da attenzionare restano i 39.000 punti e i 40.700 punti.
Informazioni sull'autore: Filippo Giannini
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