DAX sotto pressione in attesa della trimestrale di Nvidia
di: Filippo Giannini 19 Novembre 2025 10:50

Le probabilità in diminuzione di assistere ad un ulteriore taglio dei tassi di interesse da parte della Fed quest’anno e le vendite sul settore tech hanno spinto i mercati azionari europei in territorio negativo per il quarto giorno consecutivo martedì.
La giornata odierna è invece al momento poco mossa, con gli investitori che sembrano essere riluttanti ad assumere nuove posizioni direzionali prima della pubblicazione dei risultati trimestrali di Nvidia, attesi questa sera dopo la chiusura di Wall Street.
L’evento è di altissima importanza per i mercati visto che negli ultimi anni il colosso dei semiconduttori è diventato la proxy globale del boom dell’intelligenza artificiale e i numeri in arrivo potrebbero influenzare significativamente il sentiment sui titoli growth e, di riflesso, sull’intero comparto azionario mondiale.
Dax future in indebolimento tecnico: violata la media a 200 giorni
Nel pomeriggio di martedì il future sul principale indice tedesco ha toccato un minimo intraday a 23.135 punti, per poi recuperare leggermente e chiudere a 23.250 punti, comunque sotto la media mobile a 200 giorni; un’inversione di questo tipo è generalmente monitorata a livello istituzionale e considerato uno spartiacque tra trend rialzista e contesto correttivo nel medio periodo.
La seduta di mercoledì si è aperta pressoché invariata, con il benchmark che continua ad oscillare a ridosso dei minimi di giugno.

Cosa attendersi ora?
Nonostante la violazione della media mobile a 200 periodi, il Dax continua a scambiare all’interno della cruciale fascia di supporto compresa tra 23.250 e 23.000 punti, un’area che negli ultimi mesi ha più volte intercettato flussi in acquisto e generato inversioni di breve periodo.
Finché questa zona resterà intatta, il mercato conserva concrete probabilità di sviluppare un rimbalzo tecnico, favorito anche da condizioni di ipervenduto su alcuni oscillatori di momentum.
Tuttavia, il quadro tecnico tornerebbe costruttivo solo con un recupero stabile dei 23.600 punti, livello che coincide non solo con una precedente area di supporto, ma anche con il reingresso sopra la media mobile a 200 periodi, il cui ruolo come discriminante direzionale di medio termine rimane determinante.
Un breakout sopra questo livello confermerebbe un miglioramento del sentiment e potrebbe aprire spazio a estensioni verso 23.800, primo target rilevante di breve.
Al contrario, una chiusura sotto i 23.000 punti incrementerebbe il rischio di accelerazioni ribassiste, con potenziale estensione verso 22.750–22.600, zona dove passa anche il supporto dinamico del trend di medio periodo.
Informazioni sull'autore: Filippo Giannini
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