I più recenti dati macroeconomici statunitensi offrono un quadro articolato del ciclo economico, con segnali contrastanti provenienti dal mercato del lavoro e dal commercio estero.
Le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono salite a 236.000 unità, superando nettamente sia le attese di mercato (213.000) sia il dato della settimana precedente, rivisto al rialzo a 192.000. La media mobile a quattro settimane è aumentata a 216.750, evidenziando un progressivo deterioramento rispetto ai livelli minimi toccati di recente.
Al contrario, le richieste continuative sono scese a 1,838 milioni, al di sotto sia delle previsioni (1,932 milioni) sia del dato precedente rivisto (1,937 milioni), toccando il livello più basso da metà aprile. Questa divergenza suggerisce che, pur aumentando il flusso di nuovi disoccupati, la permanenza nello stato di disoccupazione rimane contenuta, segnale di un mercato del lavoro ancora relativamente flessibile.
Nel complesso, le richieste iniziali hanno raggiunto il massimo da inizio settembre, mentre le richieste continuative si collocano su un minimo plurimensile. Gli analisti sottolineano tuttavia che i dati settimanali sul lavoro tendono a essere particolarmente volatili nel periodo delle festività, soprattutto attorno al Thanksgiving, a causa delle distorsioni legate agli aggiustamenti stagionali. Di conseguenza, è probabile che la variabilità resti elevata fino alla fine dell’anno.
Deficit commerciale USA in forte riduzione
Sul fronte del commercio estero, a settembre il deficit commerciale statunitense si è ridotto in modo significativo, attestandosi a 52,8 miliardi di dollari, ben al di sotto delle attese (66,6 miliardi) e del dato di agosto (59,3 miliardi). Si tratta del livello più contenuto dal giugno 2020.
Il miglioramento è stato trainato principalmente dalla dinamica delle esportazioni, cresciute del 3,0% su base mensile a 289,3 miliardi di dollari, mentre le importazioni sono aumentate solo marginalmente (+0,6%) a 342,1 miliardi. La combinazione di una domanda estera più solida e di una crescita più contenuta delle importazioni ha contribuito alla netta riduzione del disavanzo.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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di: Alessio Moretti 11 Settembre 2025 10:54
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