Composizione Ftse Mib: Elenco Aggiornato al 2025

di: Filippo Giannini 13 Ottobre 2017 9:45

composizione Ftse MIb

Il “Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa”, o più brevemente Ftse Mib, è il più importante indice azionario della borsa italiana ed è composto dalle azioni delle 40 aziende italiane a più alta capitalizzazione di mercato.

Conoscere le società che formano un determinato indice di borsa e soprattutto il loro settore di appartenenza è utile per capire come un dato indice possa essere più o meno influenzato dall’andamento o dalle notizie di un determinato compartimento di mercato.

Quali sono le aziende che compongono il Ftse Mib?

È importante sottolineare che la composizione del FTSE MIB cambia nel tempo a causa delle revisioni periodiche basate sulla capitalizzazione di mercato e sulla liquidità delle azioni delle società.

Durante queste revisioni, alcune aziende possono essere aggiunte all’indice, mentre altre possono essere rimosse.

Le blue chips che compongono il FtseMib vengono quotate nel mercato telematico azionario (MTA), il cui orario di negoziazione è stato recentemente prolungato fino alle ore 20.30 (borsa after hours)

Elenco delle 40 Aziende del FTSE MIB (Aggiornato a Marzo 2025)

Ecco l’elenco completo delle società che compongono il FTSE MIB, in ordine alfabetico, con i rispettivi ticker:

  1. A2A (A2A)

  2. Amplifon (AMP)

  3. Azimut Holding (AZM)

  4. Banca Mediolanum (BMED)

  5. Banca Monte dei Paschi di Siena (BMPS)

  6. Banco BPM (BAMI)

  7. Banca Popolare di Sondrio (BPSO)

  8. BPER Banca (BPE)

  9. Brunello Cucinelli (BC)

  10. Buzzi Unicem (BZU)

  11. Campari (CPR)

  12. DiaSorin (DIA)

  13. Enel (ENEL)

  14. Eni (ENI)

  15. Ferrari (RACE)

  16. FinecoBank (FBK)

  17. Generali (G)

  18. Hera (HER)

  19. Interpump Group (IP)

  20. Intesa Sanpaolo (ISP)

  21. INWIT (INW)

  22. Italgas (IG)

  23. Iveco Group (IVG)

  24. Leonardo (LDO)

  25. Mediobanca (MB)

  26. Moncler (MONC)

  27. Nexi (NEXI)

  28. Pirelli & C. (PIRC)

  29. Poste Italiane (PST)

  30. Prysmian (PRY)

  31. Recordati (REC)

  32. Saipem (SPM)

  33. Snam (SRG)

  34. Stellantis (STLA)

  35. STMicroelectronics (STM)

  36. Telecom Italia (TIM) (TIT)

  37. Tenaris (TEN)

  38. Terna (TRN)

  39. UniCredit (UCG)

  40. Unipol (UNI)

Distribuzione Settoriale del FTSE MIB

Il FTSE MIB è composto da aziende appartenenti a diversi settori. Ecco una panoramica della distribuzione settoriale e del peso percentuale di ciascun settore nell’indice, basata sulla capitalizzazione di mercato al marzo 2025:

Settore Numero aziende Capitalizzazione (mld€) Peso %
Banche 8 228.7 29.6%
Utility 6 119.9 15.5%
Automotive 4 114.4 14.8%
Assicurazioni 3 80.9 10.5%
Oil & Gas 3 68.6 8.9%
Industriali 4 51.8 6.7%
Moda e Lusso 2 24.7 3.2%
Health Care 3 21.6 2.8%
Tecnologia 1 21.4 2.8%
Telecomunicazioni 2 15.3 2%
Servizi Finanziari 2 13.8 1.8%
Food & Beverage 1 7.8 1.0%
Edilizia e Materiali 1 2.7 0.4%

Analisi dei Principali Settori

  • Banche: Con 8 istituti presenti, il settore bancario domina l’indice, rappresentando il 29,6% della capitalizzazione totale. Le principali banche includono Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM e BPER Banca.

  • Utility: Comprende aziende come Enel, A2A, Terna, Italgas, Hera e Snam, che insieme costituiscono il 15,5% dell’indice.

  • Automotive: Include Ferrari, Stellantis, Iveco e Pirelli, con un peso complessivo del 14,8%.

  • Assicurazioni: Generali, Unipol e Poste Italiane rappresentano il 10,5% dell’indice.

Il Ftse Mib ha una capitalizzazione totale di circa 600 miliardi di euro e circa la metà di questa capitalizzazione è detenuta da società petrolifere, istituti bancari e aziende che si occupano di servizi pubblici. Se si considerano anche le società affini a queste, come le aziende di servizi finanziari o aziende costruttrici di prodotti per l’estrazione di petrolio, la percentuale sale oltre il 60%.

La composizione del Ftse mib a prevalenza bancaria fa si che esso sia un indice ad alta influenza finanziaria e per questo viene anche definito indice bancocentrico.

L’indice risente quindi dei periodi di crisi economica o di tensioni politiche sia interne che esterne al paese, in particolare legate al settore petrolifero e bancario.

Nella maggior parte dei casi gli eventi che influenzano l’indice sono di portata globale o comunque internazionale, come ad esempio le questioni legate all’economia dell’Unione Europea; tuttavia anche avvenimenti a livello nazionale possono influire sull’andamento del Fste MIB, come avvenuto ad esempio con la crisi di MPS, che ha portato all’esclusione della stessa dall’indice.

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    Informazioni sull'autore: Filippo Giannini

    Autore Articolo: Filippo Giannini
    Laureato in ingegneria, ha 15 anni di esperienza sui mercati finanziari come trader indipendente. Membro Professional della Società Italiana di Analisi Tecnica (SIAT), per TradingFacile opera come trader quantitativo, analista tecnico e responsabile del settore formazione. La sua operatività si concentra su un approccio quasi esclusivamente automatico, attraverso algoritmi da lui creati e validati che sfruttano principalmente la volatilità e le inefficienze di mercato. Viene invitato regolarmente come relatore ai principali eventi italiani inerenti al trading e agli investimenti e collabora inoltre con broker e testate giornalistiche, realizzando analisi sui principali indici e cross valutari, oltre a seminari ed eventi formativi, sia dal vivo che on-line. Collabora con le principali testate giornalistiche di settore, realizzando report e analisi di mercato.

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