Come proteggere i propri investimenti durante i periodi di recessione?
di: Alessio Moretti 11 Settembre 2025 10:54

I periodi di crisi economica possono intimorire anche gli investitori più esperti. Tuttavia, difendere il proprio patrimonio non è necessariamente complicato: bastano disciplina, visione di lungo periodo e alcune regole fondamentali.
Al momento non ci troviamo ancora in recessione, ma i segnali di nervosismo sui mercati iniziano a farsi sentire. Secondo l’ultimo sondaggio settimanale dell’American Association of Individual Investors, il 43% degli investitori si dichiara “ribassista” riguardo ai prossimi sei mesi, mentre solo il 33% mantiene una visione “rialzista”. Un’inversione rispetto alla settimana precedente, quando le percentuali erano rispettivamente 39% e 35%.
Durante un recente intervento, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha sottolineato che, sebbene l’inflazione resti ostinatamente elevata, un indebolimento del mercato del lavoro potrebbe rendere necessaria una serie di tagli ai tassi di interesse.
Ciò non implica che la recessione nel 2025 sia inevitabile: le variabili macroeconomiche possono mutare rapidamente e persino gli analisti più esperti non sono in grado di prevedere con certezza l’inizio del prossimo ciclo negativo. Tuttavia, qualora il mercato dovesse effettivamente indebolirsi, vi è una regola chiave da ricordare: non si perde denaro in Borsa finché non si vende.
La strategia più semplice per proteggere il portafoglio
Durante una fase di ribasso, è naturale che il valore del portafoglio si contragga. I prezzi azionari possono calare sensibilmente, rendendo gli investimenti temporaneamente meno “ricchi” rispetto al momento dell’acquisto.
Tuttavia, la perdita diventa reale solo se si decide di vendere. Se un titolo acquistato a 100 dollari scende a 70, sulla carta si registra un calo del 30%. Ma quel -30% si trasforma in perdita effettiva solo al momento della vendita. Restando investiti, si concede al titolo la possibilità di recuperare valore con la successiva ripresa dei mercati.
Questa logica, apparentemente semplice, è ciò che separa l’investitore disciplinato dal risparmiatore emotivo. Vendere nei momenti peggiori equivale a cristallizzare le perdite. Restare investiti, invece, consente di beneficiare dei cicli di ripresa.
La lezione della storia: il mercato ha sempre recuperato
È vero che i rendimenti passati non garantiscono quelli futuri. Eppure la storia dei mercati finanziari mostra un pattern rassicurante: ogni crisi è stata seguita da una fase di recupero, spesso superiore alle perdite subite.
Basti pensare alla Grande Recessione del 2007-2009, la più severa dalla Seconda guerra mondiale. L’indice S&P 500 perse oltre il 50% del proprio valore. Molti investitori vendettero in preda al panico, registrando perdite ingenti.
Chi, al contrario, mantenne la rotta e restò investito, vide nei dieci anni successivi un ritorno significativo: tra ottobre 2007 e ottobre 2017 l’S&P 500 guadagnò circa il 63%, e oggi il rialzo supera il 300% rispetto ai livelli pre-crisi.
Il messaggio è chiaro: la volatilità è dolorosa nel breve periodo, ma la pazienza è stata premiata in ogni ciclo storico.
Come aumentare la resilienza del portafoglio
Naturalmente, non tutti i titoli sopravvivono indenni a una recessione. Le aziende con fondamentali fragili – debiti elevati, management debole o assenza di vantaggi competitivi – rischiano di non recuperare mai.
Per questo motivo, la protezione migliore è la diversificazione: detenere almeno 25-30 azioni appartenenti a settori diversi riduce il rischio specifico. In questo modo, anche se un paio di titoli non dovessero risollevarsi, il resto del portafoglio sarà in grado di compensare.
Inoltre, privilegiare società solide, con bilanci robusti e un modello di business sostenibile, aumenta le probabilità di superare indenne i momenti difficili.
Conclusione
Nessuno può sapere con certezza quando inizierà il prossimo ribasso né quale intensità avrà. Ciò che sappiamo con sicurezza, però, è che il mercato azionario ha sempre dimostrato una capacità di recupero impeccabile.
Gli investitori che mantengono una prospettiva di lungo periodo, resistono alla tentazione di vendere nei momenti peggiori e costruiscono un portafoglio diversificato, hanno le migliori chance di trasformare la volatilità in opportunità.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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