Petrolio in rialzo, l’OPEC+ definisce la strategia per dicembre

di: Alessio Moretti 3 Novembre 2025 9:56

petrolio greggio

I prezzi del petrolio hanno chiuso la seduta di venerdì in modesto rialzo, al termine di una giornata caratterizzata da forti oscillazioni.

Le quotazioni hanno inizialmente accelerato dopo alcune indiscrezioni di stampa su possibili attacchi aerei statunitensi contro il Venezuela, per poi ritracciare rapidamente quando il presidente USA ha smentito pubblicamente tali voci attraverso i social media.

Rimbalzo limitato

Il Brent ha terminato la sessione a 65,07 dollari al barile, in aumento di 0,53% (+34 centesimi), mentre il WTI statunitense ha chiuso a 60,88 dollari, in progresso di 0,98% (+59 centesimi).

Su base settimanale, il WTI ha registrato un calo dello 0,9%, mentre il Brent ha ceduto l’1,2%.
Il bilancio di ottobre è rimasto negativo per entrambe le benchmark: Brent -2,97%, WTI -2,56%, penalizzati dall’aumento della produzione da parte dei paesi OPEC e non-OPEC.

Produzione USA: calano le trivelle per la prima volta in tre settimane

Secondo il report Baker Hughes pubblicato venerdì, il numero di impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti (petrolio e gas) è sceso per la prima volta in tre settimane, a conferma di un rallentamento dell’attività estrattiva.

  • Il conteggio totale è diminuito di 4 unità, attestandosi a 546 piattaforme attive, il livello più basso da settembre.

  • Rispetto allo stesso periodo del 2024, il dato risulta inferiore di 39 unità (-7%).

  • Gli impianti petroliferi sono calati di 6 unità (414 in totale, minimo da settembre).

  • Le piattaforme per il gas sono invece salite di 4 unità, raggiungendo 125, massimo da agosto 2023.

In Texas, principale Stato produttore, il numero di impianti è sceso di uno, a 235, minimo da settembre 2021; al contrario, Louisiana ha registrato un incremento di una unità, portandosi a 41, massimo da settembre 2024.

OPEC+ definisce la strategia per dicembre e congela i piani per il primo trimestre 2026

Nel meeting di domenica, l’OPEC+ ha deciso di incrementare leggermente la produzione di dicembre, per poi sospendere ulteriori aumenti nel primo trimestre 2026. La mossa riflette un approccio cauto e bilanciato, in risposta ai timori di un possibile eccesso di offerta sul mercato globale.

Dal mese di aprile, il gruppo ha progressivamente aumentato gli obiettivi di produzione di circa 2,9 milioni di barili al giorno (bpd), pari al 2,7% dell’offerta mondiale. Tuttavia, a partire da ottobre il ritmo degli incrementi è stato rallentato, sulla base di proiezioni che indicano il rischio di surplus produttivo.

Decisioni operative e obiettivi di produzione

Durante la riunione mensile, gli otto principali membri OPEC+ — Arabia Saudita, Russia, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait, Oman, Kazakistan e Algeria — hanno concordato di aumentare la produzione di dicembre di 137.000 barili al giorno, in linea con gli incrementi stabiliti per ottobre e novembre.

Il gruppo ha inoltre annunciato che, a causa dei fattori stagionali, i piani di aumento saranno temporaneamente sospesi a gennaio, febbraio e marzo 2026.

In precedenza, l’OPEC+ aveva adottato tagli record alla produzione, pari complessivamente a 5,85 milioni di barili al giorno:

  • 2,2 milioni bpd di tagli volontari;

  • 1,65 milioni bpd da parte di otto membri;

  • ulteriori 2 milioni bpd dal gruppo nel suo complesso.

Attualmente, il cartello sta progressivamente riducendo le misure volontarie, mantenendo invece in vigore la riduzione collettiva di 2 milioni bpd fino alla fine del 2026.

Il prossimo meeting OPEC+ è previsto per il 30 novembre, in concomitanza con la riunione plenaria dell’organizzazione.

Informazioni sull'autore: Alessio Moretti

Autore Articolo: Alessio Moretti
Laureato in Economia e Management ed esperto in contenuti finanziari e marketing digitale. Dal 2016 si dedica al mondo degli investimenti e dal 2018 collabora con TradingFacile come seo strategist e quantic Trader. IN BREVE: - Dal 2016 entra nel mondo del trading diventando programmatore di strategie automatiche; - Dal 2018 si dedica al marketing digitale e scrive di economia e finanza; STUDI: Laurea in economia e management

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