Le tendenze stagionali dell’S&P500: cosa aspettarci a febbraio?

In questo approfondimento cercheremo di interpretare le tendenze stagionali dell’S&P500, soffermandoci in particolar modo sull’attuale mese di febbraio.

Lo studio dei modelli stagionali è spesso sottovalutato o addirittura non preso proprio in considerazione da analisti e trader alle prime armi, che normalmente si focalizzano sull’analisi di grafici a brevissimo termine.

Questi modelli tuttavia assumono un ruolo fondamentale e imprescindibile non solo per quanto riguardo lo studio delle commodities, ma anche per il mercato degli indici azionari; insieme all’analisi tecnica lo studio delle distorsioni stagionali aiuta quindi ad aumentare sensibilmente le probabilità di prendere le giuste decisioni di acquisto o vendita.

 

Cos’è una tendenza stagionale?

La tendenza stagionale o grafico stagionale, mostra in quali determinati periodi dell’anno un asset tende normalmente a salire o scendere.

Prendendo un periodo temporale statisticamente significativo (ad esempio 20 anni o più), la stagionalità ci permette di capire in quali mesi si sono registrare le migliori o le peggiori performances nel periodo di riferimento.

Sostanzialmente vengono quindi evidenziati quali sono i mesi migliori per acquistare o per vendere un determinato asset.

 

La stagionalità dell’S&P500, cosa attendersi a febbraio?

I modelli stagionali sull’indice americano S&P 500 ci mostrano che statisticamente febbraio risulta essere un mese con una tendenza negativa, vediamo perché.

Il grafico sottostante mostra la tendenza a 12 mesi sui diversi periodi temporali di riferimento che abbiamo scelto: nello specifico 1982-2022 (linea blu), 2000-2012 (linea azzurra) e 2012-2022 (linea verde).

Come possiamo facilmente osservare la tendenza su febbraio è negativa o comunque vicino la parità in tutti e tre i periodi temporali considerati.

Più sello specifico vediamo come i cali maggiori si registrino nella seconda parte del mese.

Grafico 1 – Fonte: forecastcycles.com

 Il grafico evidenzia quindi come febbraio non sia storicamente un mese incline ai rialzi e questo implica che eventuali strategie di matrice rialzista sul principale listino di Wall Street andranno valutate con attenzione, soprattutto nella seconda parte del mese.

 Nel grafico seguente viene invece mostrato il rendimento medio mensile.

Dopo settembre e giugno, febbraio risulta essere il terzo mese peggiore dell’anno per l’S&P500.

Grafico 2 – Fonte: forecastcycles.com

Le statistiche mostrate sopra sono state estrapolate da Forecast Cycles, una avanzata piattaforma di analisi statistica e stagionalità con un database di oltre 3500 strumenti disponibili su tutte le Asset Class.

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