Supera la challenge delle prop firm con i Trading system

Il mondo delle Prop firm sta dando l’opportunità a tutti i traders che non dispongono di grossi capitali di cimentarsi con il trading professionale e con fondi importanti, avendo l’opportunità di misurarsi in contesti e con regole molto simili a quelli che vengono imposte nelle più importanti società di investimento.

Infatti per superare le challenge ed arrivare a operari con capitali reali importanti le regole imposte dalle Prop firm e i paletti da rispettare sono molto spesso stringenti e per alcuni anche piuttosto penalizzanti.

Vi sono infatti regole molto rigide dal punto di vista del drawdown massimo, sia assoluto che giornaliero e sia dal punto di vista del trading sulle news particolarmente importanti; questo dimostra quanto nel trading reale non ci si possa improvvisare nulla debba essere lasciato al caso.

Avere a disposizione delle valide strategie non è infatti garanzia di successo se la parte relativa alla disciplina e al money management non viene curata con la stessa minuzia.

La doverosa premessa andava fatta per sgombrare il campo dalle leggende che ancora circolano sul web e sui social di come fare trading sia semplice e bastano pochi semplici regole e pochi minuti al giorno per fare profitti sui mercati.

Detto ciò riportiamo a titolo di esempio le metriche relativa a una delle ultime challenge che abbiamo superato con i nostri trading system automatici.

In questo caso il portfolio era costituito da 12 strategie, operanti su diversi asset tra i quali Euro Dollaro, Dax, indici americani, oro e petrolio WTI, a dimostrazione dell’importanza della diversificazione.

Oltre che per sottostante la diversificazione delle strategie ha riguardato anche le tipologie operative, poiché i sistemi messi in campo hanno operato sia con strategie trend following, ma anche con strategie mean reverting e bias, sia intraday che multiday.

Particolarmente indicativo che la performance richiesta, ovvero in questo caso l’8% (su altre challenge si è raggiunto anche il 10%) sia stata fatta contenendo il drawdown, che non è mai stato superiore in valore assoluto al 2.5%.

In ultimo va sottolineato come una buona percentuale di performance sia arrivata dopo il break di volatilità osservato sui mercati nelle ultime sedute, ma anche come anche nei mesi precedenti, in cui i mercati si sono mostrati deboli o peggio hanno affrontato delle fasi laterali, i sistemi siano riusciti comunque a moderare il rischio e in parecchi casi anche ad estrarre valore dal mercati.

La volatilità per un trader è il propellente essenziale per fare profitti sui mercati, ma la volatilità è anche ciclica e se non siamo in grado di affrontare le fasi difficili nelle quali i mercati non sono in trend e mostrano fasi altalenanti, non saremo poi in grado di sfruttare al massimo le fasi di trend.

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