Mercato primario e secondario, qual è la differenza?

mercato primario e secondario

3 Febbraio 2020

Ultimo Aggiornamento: 23 Gennaio 2024

In sede di scambio titoli i mercati finanziari si suddividono in mercato primario e mercato secondario; il primo fa riferimento al luogo dove vengono negoziati titoli o strumenti di nuova emissione, mentre il secondo è fondamentalmente il luogo dove vengono scambiati titoli già in circolazione.

Le quotazioni e le negoziazioni di ogni azione, obbligazione o altro strumento finanziario, nascono quindi nel mercato primario per poi passare al mercato secondario.

Scopriamo di seguito nel dettaglio la differenza tra queste due tipologie di mercati.

Il mercato primario

Quando una società o lo stato emette una nuova azione o obbligazione al fine di reperire capitali, queste vengono collocate agli investitori attraverso il mercato primario e quindi acquistate dai soggetti primari interessati.

È in questa sede di scambio che avvengono quindi le offerte pubbliche di sottoscrizione (IPO) e il collocamento iniziale di obbligazioni.

I mercati primari sono meno conosciuti e popolari rispetto ai mercati secondari, poiché molto spesso la vendita dei titoli agli investitori iniziali avviene a porte chiuse e solo fra investitori istituzionali e comunque selezionati.

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Il mercato secondario

Una volta terminata la collocazione dei titoli sul mercato primario, essi possono essere successivamente scambiati sul mercato secondario fino al termine della loro eventuale scadenza.

Una differenza fondamentale tra i due mercati risiede nel fatto che i prezzi di negoziazione sul mercato primario vengono stabiliti a priori, cioè in fase di collocamento dello strumento finanziario, mentre nel mercato secondario il prezzo di scambio cambia continuamente ed è dato sempre dall’incontro tra domanda ed offerta.

L’esempio più noto di mercato secondario è la Borsa Valori, ovvero il luogo dove avviene la maggior parte delle attività di trading giornaliere.

La Borsa valori fa parte dei mercati così detti regolamentati, anche se una fetta consistente di scambi avviene in maniera del tutto informale sul circuito OTC (Over The Counter).

I mercati OTC sono mercati non regolamentati dove è possibile acquistare tutti gli strumenti finanziari non quotati sui mercati regolamentati, quindi al di fuori delle borse ufficiali.

In questi mercati è possibile la contrattazione di contratti atipici, ossia che non seguono procedure standard; le loro quotazioni avvengono grazie a contrattazioni perlopiù telematiche o telefoniche.

I mercati Over The Counter più famosi sono certamente il Nasdaq (sezione OTC) e il Forex, ovvero il principale mercato di scambio delle valute; nei mercati OTC i titoli vengono scambiati in assenza di intermediari ufficiali, controlli e obblighi informativi tipici dei mercati ufficiali.

In ogni caso all’attività dei dealer/broker che scambia titoli sul circuito OTC è sempre soggetta al monitoraggio delle autorità di vigilanza in materia di mercati regolamentati.

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