Wall Street: come reagiscono i mercati alle parole di Powell?

Nella prima delle due giornate al congresso, Jerome Powell ha ribadito che il picco dei tassi è stato raggiunto, ma che di contro non è ancora arrivato il momento per assistere ad una politica monetaria distensiva.

Il numero uno della Fed ha comunque confermato che “l’economia Usa ha fatto progressi considerevoli verso i nostri obiettivi” e che l’inizio del taglio dei tassi avverrà entro quest’anno.

Gli analisti prezzano ora ad una probabilità di oltre il 58% di assistere ad un taglio dei tassi a giugno.

I mercati azionari hanno reagito bene alle parole di Powell, rimbalzando dopo il sell – off di martedì.

Ieri il future su S&P500 ha recuperato i 5.100 punti chiudendo a 5113; al momento della scrittura sta invece scambiando sulla parità.

Il quadro grafico di lungo periodo dell’S&P500 si conferma ancora saldamente rialzista, anche se nelle ultime sedute il mercato ha frenato la spinta trovando comunque supporto in area 5.065 punti, livello visibile sia su grafico daily che orario.

Riteniamo proprio che su tale supporto si possa impostare l’operatività di breve, cercando occasioni long in caso di ennesimo retest con target a 5.128 punti.

Attenzione però che qualora dovessimo assistere ad un aumento della debolezza e ad una close giornaliera sotto quota 5.060 punti sarà poi lecito attendersi un’estensione della correzione con primo target a 5.020 ed in estensione a 4.970 punti.

Sul fronte opposto, tenuto conto anche del ciclo settimanale, riteniamo improbabili delle nuove accelerazioni al rialzo a meno di assistere ad un breakout deciso della resistenza a 5.147 punti.

Ricordiamo infine come la prima parte del mese di marzo non sia storicamente incline ai rialzi per l’S&P500 ed in generale per il comparto azionario.

L’idea per operazioni long in ottica di lungo periodo è quindi di aspettare una correzione più marcata rispetto ai livelli attuali, come il retest dei 4.950 punti.