S&P500, quale strategia adottare in attesa di un ritorno della direzionalità?

Il future su S&P500 sta scambiando al rialzo in questo inizio di settimana, dopo aver chiuso quella appena trascorsa in negativo per la seconda volta consecutiva.

Venerdì il mercato è stato frenato dal calo della fiducia dei consumatori, scesa – secondo l’Università del Michigan – da 63,5 a 57,7 punti; le contrattazioni si sono chiuse a 4.137 punti.

Inoltre sono aumentate le aspettative di un’inflazione sul lungo termine, che potrebbero pesare sulle prossime scelte della Fed e quindi su ulteriori rialzi dei tassi.

Per il momento però il mercato prezza per la riunione di giugno tassi fermi tra il 5 e 5.25% con una probabilità di oltre l’80%.

Il quadro tecnico comunque resta incerto, con l’S&P500 che da più di un mese risulta privo di direzionalità con scambi compresi in un range ristretto tra i 4.065 e i 4.205 punti.

In questo scenario raccomandiamo la massima prudenza, con operatività da impostare prevalentemente in ottica intraday o comunque di brevissimo termine.

In virtù della tenuta dei supporti di breve a 4.115 punti l’idea è che siano maggiori le probabilità di operare con profitto su eventuali rialzi piuttosto che sulle correzioni; segnaliamo quota 4.135 punti come primo supporto intraday per riposizionarsi long con primo obiettivo 4.160 punti, mentre più in basso troviamo quota 4.100 e 4.075 punti, anch’essi da monitorare come possibili punti di ingresso long.

Solo in caso di close giornaliera sopra i 4.200 punti la view su questo mercato migliorerebbe notevolmente con possibilità di ingressi long sulla forza anche in ottica multiday con target in area 4.300 punti.

Un ritorno sotto i 4.075 punti potrebbe invece ampliare la debolezza ed innescare un movimento direzionale al ribasso che potrebbe spingere il mercato al test dei 4.000 punti.