S&P500: correzione fisiologica, ma ora cosa attendersi?

Dopo 5 settimane consecutive in positivo l’S&P500 sta mostrando in questa ottava i primi segnali di rallentamento, al momento il saldo settimanale mostra un calo di oltre l’1%.

Gli investitori si trovano di nuovo a digerire le parole da Falco pronunciate ieri dal presidente Powell alla prima audizione del congresso.

Powell ha ribadito che nonostante ci siano segnali incoraggianti, la lotta per riportare l’inflazione al target del 2% è ancora lunga e per questo motivo saranno necessari ulteriori rialzi dei tassi.

Anche se questo scenario era già scontato e facilmente prevedibile, gli operatori di mercato ne hanno comunque approfittato per alleggerire le proprie posizioni e portare a casa una parte di guadagni generati dal recente rally.

In questo mese il principale indice americano ha incrementato il proprio valore di oltre il 5%.

Nella seduta di ieri (mercoledì) il contratto future con scadenza settembre 2023 ha terminato le contrattazioni vicino ai minimi di giornata a 4.409 punti.

In questo giovedì stiamo assistendo, al momento della scrittura ad una continuazione della debolezza; il mercato sta scambiando sulla linea mediana della candela ad ampio range di giovedì 15 giugno.

Vista la dinamica attuale riteniamo che la correzione possa proseguire fino all’area compresa tra 4.385 e 4.365, area supportiva di una certa importanza dove ci attendiamo un rimbalzo o almeno un consolidamento laterale prima di eventuali nuovi rialzi.

Anche se non riteniamo sia lo scenario più probabile in questa ottava, in caso di eventuale breakout al ribasso dei 4.360 punti attendiamoci un’estensione delle vendite ed un retest dei 4.290 punti.

Appettiamo comunque la formazione di una base di accumulo sui supporti sopra citati (4.380 e 4.300 punti) per riprendere posizione long, con primo target sui massimi annuali.

Nello scenario attuale solo una close settimanale al di sotto dei 4.200 punti potrebbe fare ricadere l’S&P500 nuovamente in un mercato orso.