Petrolio WTI, è il momento di un rimbalzo?

di: Filippo Giannini 1 Giugno 2023 11:43

analisi grafico petrolio 1-06-2023

Indice dei contenuti:

Martedì scorso dopo aver rotto al ribasso i 70 dollari al barile, il petrolio WTI ha subito nuovi cali com’era lecito aspettarsi.

Il future sulla commodity per eccellenza ha raggiunto ieri un minimo a 67 per poi chiudere intorno ai 68 dollari al barile, recuperando così l’importante supporto a 67.5 dollari.

Mentre si attende la riunione dell’OPEC plus, prevista per il 4 giugno, l’approvazione ieri alla camera del disegno di legge per sospendere il tetto del debito, ha riportato un cauto ottimismo anche sul mercato petrolifero; è chiaro che un default avrebbe avuto ripercussioni su tutti i settori economici, incluso il comparto energetico.

Inoltre sempre nella giornata di ieri  l’American Petroleum Institute ha comunicato che le scorte di greggio sono aumentate di 5,2 milioni di barili negli Stati Uniti per la settimana terminata il 26 maggio; il dato è arrivato in controtendenza rispetto alle aspettative, con il mercato che si attendeva invece un calo.

Il recente breakout ribassista, originato dal mancato recupero della solita area resistiva a 74 dollari al barile, potrebbe comunque trovare una battuta di arresto e favorire nel breve nuovi acquisti, visto che ieri il mercato è riuscito a difendere quota 67.5 dollari.

Sui livelli attuali ci attendiamo pertanto un rimbalzo, almeno temporaneo, che vada a sgonfiare la recente situazione di ipervenduto.

Per chi volesse cercare opportunità long il target da ricercare è fissato in are 69.5 dollari; su questo livello valuteremo poi come il mercato reagirà a quota 70 dollari.

Un eventuale falso breakout potrebbe generare una nuova correzione, mentre in caso di close giornaliera decisa sopra i 70 dollari è molto probabile che assisteremo ad una continuazione del rimbalzo con target a 72 ed in estensione 74 dollari.

Ricordiamo comunque che il quadro tecnico di lungo periodo su questo mercato è ancora debole e solo una mossa decisa sopra i 75 dollari migliorerebbe la struttura tecnica di medio termine.

Nel caso dovessimo assistere ad un breakout al ribasso dei 67 dollari, confermato in chiusura di sessione, aspettiamoci un retest dei minimi annuali.

Informazioni sull'autore: Filippo Giannini

Laureato in ingegneria, ha 15 anni di esperienza sui mercati finanziari come trader indipendente. Membro Professional della Società Italiana di Analisi Tecnica (SIAT), per TradingFacile opera come trader quantitativo, analista tecnico e responsabile del settore formazione. La sua operatività si concentra su un approccio quasi esclusivamente automatico, attraverso algoritmi da lui creati e validati che sfruttano principalmente la volatilità e le inefficienze di mercato. Viene invitato regolarmente come relatore ai principali eventi italiani inerenti al trading e agli investimenti e collabora inoltre con broker e testate giornalistiche, realizzando analisi sui principali indici e cross valutari, oltre a seminari ed eventi formativi, sia dal vivo che on-line. Collabora con le principali testate giornalistiche di settore, realizzando report e analisi di mercato.

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