Petrolio WTI, è in arrivo un rimbalzo dopo la recente correzione?

Il future sul greggio WTI viene scambiato in leggero rialzo in questo mercoledì, nonostante i dati dell’API abbiano mostrato un aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti pari a 3,03 milioni di barili nella settimana terminata il 5 aprile.

Al momento della scrittura petrolio WTI con consegna maggio 2024 viene scambiato intorno agli 85.5 dollari al barile.

Nella scorsa analisi su questo asset, risalente al 3 aprile, lo scenario ipotizzato era stato il seguente:

“Riteniamo che l’attuale rally del greggio possa ancora estendersi per andare a ritestare gli 87 dollari al barile, dove in un primo momento non sono da escludere delle vendite.”

Il target degli 87 dollari al barile è stato raggiunto nella seduta di venerdì, con il mercato che poi ha chiuso la sessione sotto tale livello facendo registrare una candela doji con body assente, che lasciava presagire incertezza.

In questa settimana è difatti iniziata una fase correttiva, con il mercato che ieri ha registrato vendite superiori al punto percentuale.

La nostra view è stata quindi pienamente rispettata, ma cosa attendersi ora?

Il mercato è ora arrivato a ritestare gli 85 dollari al barile, livello che riteniamo potrà essere difeso dai compratori e dove sussistono quindi le condizioni per aspettarsi un rimbalzo e cercare nuove opportunità long con target sui soliti 87 punti.

Ribadiamo che gli 87 dollari rappresentano uno spartiacque importante da un punto di vista tecnico nel medio-lungo periodo.

In caso di close settimanale sopra gli 87 dollari al barile aspettiamoci un allungo fino ai 92 dollari, passando per le resistenze intermedie a 89 e 90.80 dollari.

Al momento escludiamo questo scenario, ma nel caso il mercato dovesse mostrare un’improvvisa debolezza e registrare una close sotto gli 85 dollari al barile aspettiamoci poi nuove vendite e discese fino in un primo momento a 83.5 dollari e poi in estensione 81.5.

A livello macroeconomico ricordiamo che oggi ci sarà il dato sull’inflazione americana, che dovrebbe dare indicazioni sul prossimo orientamento della Fed riguardo i tassi d’interesse e portare quindi volatilità sul mercato.

Ricordiamo che uno scenario di tassi di interesse costantemente elevati influisce sulla domanda di materie prime quotate in dollari, come il petrolio greggio.