Il petrolio torna sotto gli 80 dollari al barile

grafico petrolio WTI

7 Novembre 2023

Ultimo Aggiornamento: 7 Novembre 2023

Mattinata in calo per il prezzo del petrolio che è scivolato improvvisamente sotto gli 80 dollari al barile.

A poco è servito l’annuncio di domenica di Arabia Saudita e Russia di continuare con la strategia dei tagli alla produzione per sostenere il prezzo del greggio.

È ormai risaputo che per questi due paesi i proventi derivanti dall’esportazione di petrolio sono una questione esistenziale; avere un prezzo al di sotto degli 80 dollari significa per l’Arabia non raggiungere il break even point, ovvero non avere fondi a sufficienza per riuscire a finanziare tutti i numerosi progetti ed investimenti legati alle infrastrutture e alla transizione energetica.

Al momento della scrittura il future sul greggio WTI con consegna dicembre 2023 sta scambiando intorno quota 79.5 dollari al barile; la seduta di lunedì si era chiusa a 80.9 dollari.

Da un punto di vista tecnico il mercato è improntato al ribasso ormai dal 30 ottobre scorso, quando abbiamo assistito ad una chiusura giornaliera sotto quota 83 dollari; da lì in avanti tutti i tentativi di pullback su tale soglia hanno costituito occasione di vendita e ora il mercato ha rotto due importanti supporti di breve a 81.50 e 80 dollari.

A seguito della discesa odierna il primo target è a quota 78.85, dove troviamo supporto volumetrico degno di nota; leggermente più in basso troviamo a quota 78.25 la media mobile a 200 periodi, livello chiave da un punto di vista tecnico poiché rappresenta l’ultimo baluardo in grado di frenare la recente debolezza.

Tenuto infatti conto della mancanza di riferimenti concreti dal punto di vista grafico e volumetrico (va segnalato solo il supporto intermedio a 77 dollari), un ritorno sotto i 78 dollari dovrebbe portare ad un aumento importante della debolezza con vendite fino a quota 72.5 dollari, dove troviamo importante area supportiva.

Il quadro tecnico generale è piuttosto precario e in questo contesto migliorerebbe solo in caso di recupero degli 83.5 dollari.

Strategie operative

Short se oggi venisse confermato il breakout in chiusura di sessione odierna degli 80 dollari al barile, con target in area 78 dollari; valuteremo comunque in ottica short intraday anche il primo pullback a quota 78.85 dollari.

Long sul falso breakout dei 78 dollari, con target a 80 dollari.

Per chi volesse operare in ottica multiday consigliamo invece di attendere un chiaro segnale di forza o debolezza:

  • long in caso di close giornaliera sopra gli 83.5 dollari, con target a 86.5
  • short in caso di close giornaliera sotto i 78 dollari, con target a 72.5

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