Petrolio: il mercato è ancora in difficoltà

Il 2023 è iniziato all’insegna dei ribassi per il mercato petrolifero, con entrambi i benchmark di riferimento che hanno fatto registrare cali di oltre l’8% nella prima ottava del nuovo anno.

Al momento della stesura dell’articolo il future sul greggio WTI con scadenza febbraio 2023 sta scambiando sotto i 75 dollari al barile, in calo di oltre lo 0.5%.

Nella seduta di ieri il mercato ha tentato un rimbalzo ma i guadagni della mattina si sono poi dissipati nel pomeriggio; la giornata si è comunque chiusa in positivo dello 0.78%.

Nemmeno la riapertura dei confini tra Cina ed Hong Kong per la prima volta dopo 3 anni sembra ver generato ottimismo su un prossimo aumento della domanda di greggio.

Dopo la chiusura di ieri lontana dai massimi e la mossa di stamane sotto i 74 dollari, siamo dell’idea che un nuovo test dei 75 dollari costituisca occasione per operare short, con stop stretto a 75.50 e primo target a 74 dollari ed in estensione a 72.50, dove poi ci attendiamo un rimbalzo.

In questo m omento il mercato si mostra in generale debole e caratterizzato da candele ribassiste di espansione alternate a candele rialziste di reazione; per operare long con convinzione su questo mercato sarà quindi necessario attendere un break di volatilità al rialzo, associato al recupero di quota 77 dollari confermato in chiusura.

In caso di breakout al rialzo di questo livello è molto probabile che il mercato si spinga fino al test di area 82 dollari.

Timidi rialzi saranno tuttavia possibili già in caso di chiusure giornaliere sopra quota 75.50 punti, ma suggeriamo cautela poiché nella fase attuale e con volatilità ridotta il rischio è quello di assistere a mosse repentine da parte del mercato.

Nel caso dovessimo assistere ad una chiusura giornaliera sotto i 70 dollari aspettiamoci invece un nuovo movimento direzionale al ribasso con discese fino a 62 dollari.