Petrolio in compressione di volatilità, quali livelli tenere sotto controllo?

4 Luglio 2023

Ultimo Aggiornamento: 11 Settembre 2023

L’annuncio

Nemmeno l’annuncio di un ulteriore restrizione dell’offerta di greggio, da parte di Arabia e Russia, è bastato per risollevare il prezzo del petrolio, che resta debole ed in contrazione di volatilità.

A seguito dell’annuncio il mercato ha avuto uno strappo al rialzo arrivando a scambiare a 71.74 dollari al barile, salvo poi scendere nella seconda parte di giornata e chiudere al di sotto della parità e poco sotto i 70 dollari al barile.

L’Arabia Saudita ha fatto sapere ieri che manterrà la riduzione di produzione di 1 milione di barili al giorno anche per tutto il mese di agosto, mentre la Russia ridurrà le proprie esportazioni di petrolio di 500.000 barili al giorno.

Prosegue quindi lo sforzo dell’Opec+ volto a raggiungere “l’equilibrio sul mercato petrolifero globale”, ma si sa che l’Arabia Saudita sta forzando la mano soprattutto per raggiungere l’obiettivo di prezzo che gli permetta di finanziare tutti i nuovi progetti futuri.

Il fondo monetario internazionale ha individuato intorno agli 80 dollari al barile il punto di break even.

Come muoversi a livello operativo nel breve?

Da un punto di vista grafico possiamo vedere come la fase laterale del petrolio vada avanti ormai da quasi due mesi e nelle ultime sedute abbiamo assistito ad una volatilità in decisa diminuzione.

Il quadro tecnico resta contrastato, al momento sconsigliamo di operare su questo mercato in ottica multiday.

Sono preferibili quindi operazioni di breve respiro associate al breakout dei supporti e resistenze più significative.

In caso di close giornaliera sopra i 72 dollari al barile potremmo aspettarci un allungo fino a 74 dollari, mentre in caso di close al di sotto dei 69.5 dovremmo aspettarci un’estensione della correzione ed un retest dei 67 dollari.

Operazioni di più ampio respiro potrebbero essere prese invece in considerazione in caso di ritorno sopra i 74.5 dollari con target a 80 dollari.

Escludiamo al momento questa opzione, ma nel caso dovessimo assistere ad una rottura del supporto a 67 dollari, confermato in chiusura di sessione, allora aspettiamoci un retest dei minimi annuali.

 

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