L’economia cresce ma per Morgan Stanley l’Europa resta debole

secondo una pubblicazione di morgan stanley l'europa resta fanalino di coda rispetto agli altri stati

16 Novembre 2017

Ultimo Aggiornamento: 11 Settembre 2023

Nonostante gli ultimi dati sull’economia dell’eurozona certifichino un ritmo di crescita nell’ultimo trimestre perfino superiore agli Stati Uniti, secondo Morgan Stanley le trimestrali europee sono state più deboli di USA, Giappone e perfino dei paesi emergenti.

Il PIL è aumentato, ma il vecchio continente resta comunque fanalino di coda; se gli utili delle società sono stati abbastanza soddisfacenti, lo stesso non si può dire per le vendite.

Lo studio di Morgan Stanley è stato effettuato su 200 risultati pubblicati finora dalle società quotate dell’ MSCI Europe Index, rispetto ad un totale di 254.

Il 37% delle aziende europee prese in esame ha fatto registrare valori al di sopra delle previsioni, mentre quelle che hanno fatto registrare valori al di sotto delle stime sono state il 26%.

Gli utili ponderati per azione in Europa hanno superato le attese del 3%, ma restano comunque inferiori rispetto agli altri stati. I paesi emergenti hanno fatto registrare un +4%, mentre il Giappone un +6%; meglio di tutti hanno fatto gli Stati Uniti con un +7%, come testimonia la grande crescita compiuta da inizio anno dall’indice americano S&P500.

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