Nvidia non si ferma più, superati i 1000 dollari

Nella settimana dell’uscita dei conti trimestrali Nvidia tocca nuovi record e le sue azioni raggiungono i 1.064 dollari.

Con una capitalizzazione di oltre 2.5 trilioni di dollari, il colosso delle GPU e protagonista indiscusso nel settore dell’intelligenza artificiale (AI) vale ora più di Amazon e Tesla messe insieme.

I conti societari, pubblicati il 22 maggio, hanno mostrato un fatturato record di 26 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2024, con un aumento del 262% rispetto allo scorso anno.

L’utile netto è stato pari a 14,81 miliardi di dollari, rispetto ai 2,04 miliardi di dodici mesi prima, mentre l’utile per azione è salito del 461% a 6,12 dollari.

Nvidia ha anche annunciato che il 7 giugno effettuerà uno stock split con il rapporto di 10 a 1. Ciò significa che il valore di ogni azione si abbasserà a circa 100 dollari mantenendo comunque invariato il valore della società.

Questa mossa, oltre a rendere le azioni più accessibili a un numero maggiore d’investitori, potrebbe essere stata messa in atto per rendere Nvidia un candidato per il Dow 30, che è un indice ponderato in base al prezzo.

Al di là dei dati attuali, ad attrarre gli investitori sul tiolo Nvidia è in questo momento soprattutto la prospettiva sulla crescita del fatturato e degli utili per i prossimi anni; considerando soltanto i prossimi 2 anni le stime ci dicono che il fatturato dovrebbe quasi triplicare dagli attuali 60.92 miliardi ai 155.7 miliardi, ma soprattutto l’utile per azione dovrebbe passare dagli attuali 12,96 ai 34,93 dollari per azione.

Azioni Nvidia: analisi tecnica e strategie operative

Venerdì le azioni di Nvidia hanno chiuso la quinta settimana consecutiva in rialzo con un incremento di oltre il 15%; le contrattazioni si sono chiuse sui massimi a 1.064 dollari.

Da inizio anno il valore di ogni azione è praticamente raddoppiato.

Cosa aspettarsi dalle azioni Nvidia nelle prossime sedute?

Da un punto di vista grafico il segnale operativo long su Nvidia è scattato con il superamento della resistenza a 970 punti, dove si attestavano i precedenti massimi.

Il forte ipercomprato di breve e il gap aperto nella giornata di giovedì aumentano ora la possibilità di assistere ad un pullback nel breve termine.

Sui livelli attuali risulta comunque rischioso cercare opportunità di acquisto, soprattutto per operazioni di breve termine, poiché il mercato è piuttosto “tirato”; pertanto per chi abbia perso il treno l’idea è di attendere almeno un ritracciamento di breve, associato magari al riassorbimento del gap di giovedì scorso.

Il primo livello da monitorare in ottica di acquisto è a quota 970 dollari, a cui fa seguito quota 885 dollari; in tal caso scatterebbero nuovi acquisti il cui obiettivo sarebbe posto a 1.150 dollari, con target intermedi nei pressi dei 1.100 dollari.

Vista la forza di questa azienda e le potenzialità ancora alte del settore dell’AI non ci aspettiamo prese di beneficio da parte dei grandi investitori e pertanto le possibilità di assistere ad un’inversione ribassista restano piuttosto remote.

E’ altrettanto vero che le aspettative di crescita del titolo potrebbero già essere in buona parte inglobate nelle quotazioni attuali e quindi i margini di crescita dei prezzi potrebbero ridursi nei prossimi trimestri, soprattutto se l’azienda non dovesse costantemente battere le attese degli analisti.

A titolo di cronaca segnaliamo comunque il supporto a 700 dollari, la cui violazione potrebbe aprire una finestra ribassista particolarmente significativa.