Nasdaq verso i massimi storici, ma attenzione alle prese di beneficio

grafico Nasdaq

19 Luglio 2023

Ultimo Aggiornamento: 17 Settembre 2023

Wall Street ha iniziato con il piede giusto la penultima settimana del mese facendo registrare nella seduta di ieri l’ennesimo rialzo.

L’umor positivo degli investitori è sostenuto dalle trimestrali incoraggianti delle banche, i cui ricavi ed utili si stanno attestando al di sopra delle attese.

Il future sul Nasdaq100 ha terminato le contrattazioni di ieri a 15.975 punti dopo aver toccato un massimo oltre i 16.000 punti, livello più alto da gennaio 2022.

Da cinque sedute consecutive il mercato sta costantemente aggiornando i massimi annuali, segno di una forza relativa elevata di cui avevamo fatto menzione anche nelle passate analisi.

Proprio nell’ultimo approfondimento, risalente al 7 luglio, avevamo scritto che non ci aspettavamo correzioni e che anzi su quei livelli ci potevano essere occasioni lato long:

“Sui livelli attuali, ovvero quota 15.170 – 15.190 punti, potrebbero invece esserci occasioni lato long in intraday, con stop stretto e primo target a 15.300 punti.”

La close di mercoledì scorso sopra la resistenza a 15.400 punti ha prodotto una nuova accelerazione e un retest dei 16.000 punti.

Il Nasdaq future ormai non si trova troppo distante dai massimi storici, che si attestano a 16.750 punti, ma sui livelli attuali riteniamo più probabile che il mercato possa andare incontro ad una correzione e a delle prese di beneficio piuttosto che ad una continuazione del rally.

Ci sarà da monitorare la giornata odierna, poiché in caso di close sopra i 16.100 punti, ipotesi che comunque riteniamo al momento la meno probabile, il mercato potrebbe anche avere la forza di spingersi in area 16.300 punti.

Nel caso invece dovessimo assistere ad un ennesimo rifiuto dei 16.000 punti allora aspettiamoci una correzione prima in area 15.700 ed in estensione a 15.450 punti, dove è presente un’area volumetrica parecchio significativa e dove potremmo assistere poi ad una reazione ed a occasioni per riposizionarsi long.

Un’eventuale scivolone sotto i 15.400 punti calamiterebbe invece ulteriore debolezza associata ad un retest dei 15.000 punti.

 

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