Nasdaq: il mercato scende ma contiene le vendite

Il principale listino dei tecnologici Usa ha fatto registrare ieri la peggior seduta da Aprile cedendo circa lo 0.8%, con le contrattazioni che sono terminate a 15.225 punti (contratto future con scadenza settembre).

A pesare sul sentiment degli investitori è stato il mercato del lavoro, che mostra ancora resilienza e ciò potrebbe far riflettere la Fed su un prosieguo della stretta monetaria.

Il rapporto ADP sull’occupazione di giugno ha mostrato 497 mila nuovi occupati, contro i 228 attesi dagli analisti e i 267 mila di maggio; il dato è il migliore da febbraio 2022.

Vista la recente contrazione di volatilità delle ultime sessioni, nell’analisi della scorsa settimana vi avevamo messo in guardia su possibili scivoloni improvvisi.

“in questo contesto il rischio è sempre quello di vedere degli scivoloni improvvisi lato ribasso, qualora dovessero arrivare dei market mover imprevisti.”

Di fatti ieri così è stato, anche se il mercato ha poi recuperato area 15.140 punti chiudendo lontano dai minimi di giornata, segno che i compratori hanno ancora la volontà di continuare a sostenere il mercato.

Restiamo quindi dell’idea che il Nasdaq possegga ancora una buona forza relativa e che non ci aspettiamo grosse correzioni a meno che il mercato non rompa nuovamente al ribasso area 15.000 punti.

A quel punto potremmo valutare dei setup short di breve respiro con primo obiettivo il test dei 14.860 punti.

Sui livelli attuali, ovvero quota 15.170 – 15.190 punti, potrebbero invece esserci occasioni lato long in intraday, con stop stretto e primo target a 15.300 punti.

Il mercato sta scambiando ancora vicino ai massimi annuali e per questo consigliamo di attendere una correzione più marcata o un maggior consolidamento laterale prima di aprire posizioni long multiday su questo mercato.