Nasdaq, la correzione potrebbe non essere ancora terminata?

mercato nasdaq

20 Gennaio 2023

Ultimo Aggiornamento: 6 Settembre 2023

Altra chiusura negativa ieri per Wall Street, con il Nasdaq che registra la seconda giornata consecutiva in ribasso dopo 7 in rialzo.

A meno di assistere oggi ad un’impennata della volatilità al rialzo, la settimana va verso una chiusura negativa dopo due precedenti chiusure positive.

A scuotere gli animi degli investitori sono state le parole pronunciate ieri da Christine Lagarde; il numero uno della BCE ha fatto intendere che la politica monetaria resterà ancora restrittiva e che non si deve temere una recessione poiché il 2023 sarà migliore di quanto inizialmente si temesse.

Altra notizia negativa è arrivata dalla comunicazione che ieri gli Stati Uniti hanno raggiunto il tetto al debito, ossia il limite oltre il quale lo stato non può emettere nuovi titoli di debito per finanziare le proprie attività o far fronte ai pagamenti verso i creditori, per questo motivo dovranno essere messe in piedi misure straordinarie per evitare il default.

Da un punto di vista grafico la correzione dei mercati era comunque prevedibile e fisiologica vista la forte situazione di ipercomprato.

Nella scorsa analisi sul Nasdaq del 13 gennaio avevamo scritto che il recupero dell’ex supporto a 11.500 avrebbe catalizzato nuovi acquisti con un target in area 12.000 punti, passando per la resistenza intermedia a 11.700, dove avremmo poi dovuto aspettarci delle momentanee prese di beneficio.

Proprio sul retest di quest’ultimo livello il mercato è andato incontro ad una correzione che si è momentaneamente arrestata a 11.300 punti.

In questa giornata il Nasdaq sta tendando un rimbalzo, al momento della scrittura il future con scadenza marzo 2023 scambia in area 11.400 punti.

La chiusura odierna di darà molte indicazioni sulla direzione della prossima settimana, mentre c’è comunque da registrare un’inversione dei rapporti di forza tra titoli value e titoli growth, che sta premiando questi ultimi nel corso dell’ultima settimana.

Per chi fosse entrato ieri a mercato short sul breakout di quota 11.300, rimane invariato il target a 11.100 e lo stop a 11.500 che sarebbe da intendere come fine della correzione. Tuttavia la barra engulfing ribassista di martedì scorso avalla ora le probabilità di assistere al test degli 11.100.

In caso di recupero degli 11.500 punti dovremmo attenderci ulteriori acquisti con primo target sempre in area 11.700 punti ed in estensione 12.000 punti.

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