Nasdaq, cosa suggerisce la volatilità in diminuzione?

Seduta positiva ieri per il principale listino dei tecnologici Usa, che ha messo a segno un guadagno pari allo 0.12% con chiusura a 15.130 punti.

In questo momento il mercato continua a mostrare una buona forza relativa, giovandosi soprattutto a livello macroeconomico della tenuta del settore dei servizi, a cui fa riferimento una parte rilevante delle aziende che compongono questo paniere.

Dopo la correzione di settimana scorsa il mercato ha trovato appoggio sul supporto a 14.850 punti, dove troviamo importante livello volumetrico; inoltre tra martedì e mercoledì il Nasdaq ha recuperato anche l’area compresa tra 15.000 e 15.140, anch’essa caratterizzata dalla presenza di buoni volumi e segno che c’è in questo momento la volontà di continuare a sostenere il mercato.

Unico neo la costante mancanza di volatilità marcata, segno evidente di come gli operatori stiano prezzando una fase di transizione senza attendersi grossi cambiamenti; tuttavia in questo contesto il rischio è sempre quello di vedere degli scivoloni improvvisi lato ribasso, qualora dovessero arrivare dei market mover imprevisti.

L’idea per la settimana è comunque che il mercato possa andare, magari dopo l’apertura della sessione cash, a testare quota 15.300 punti, dove troviamo importante livello resistivo a livello grafico e volumetrico.

In caso di arrivo del mercato a quota 15.300 punti saranno probabili a quel punto delle prese di beneficio, ma non ci aspettiamo grossi ritracciamenti a meno che il mercato non rompa nuovamente al ribasso area 15.000 punti; a quel punto sarà possibile imbastire dei setup short di breve respiro con primo obiettivo il test dei 14.860 punti.

Di contro se dal lato opposto dovessimo assistere ad una nuova accelerazione sopra i 15.300 punti sarà lecito a quel punto attendersi un test dei precedenti massimi annuali, anche se la successiva area importante a livello volumetrico è situata a 15.640 punti.