Il greggio WTI difende i 75 dollari, ma lo scenario resta debole

Il future sul greggio WTI si muove in deciso rialzo in questo martedì e al momento della scrittura scambia sopra i 78 dollari al barile, mostrando un rialzo superiore al 2%.

Dopo un avvio debole e aver toccato nuovi minimi, ieri il petrolio ha compiuto un veloce recupero intraday riuscendo a difendere l’importante supporto a 75 dollari.

La paura di un calo della domanda, a causa della reintroduzione di severe restrizione alla mobilità in Cina per via dell’aumento dei casi di COVID-19, hanno recentemente alimentato le speculazioni sul mercato del greggio.

Il rimbalzo odierno è dovuto alla notizia che i paesi OPEC+, per combattere il calo di domanda, si muoveranno per ridurre la produzione e quindi sorreggere i prezzi.

Nell’analisi del 22 novembre avevamo scritto che il quadro tecnico su questo mercato restava debole e che le salite avrebbero costituito occasione per riposizionarsi short.

A tal proposito avevamo sottolineato che l’eventuale retest di area 82 dollari avrebbe fornito occasione per operare nuovamente in short limit, con stop a 85 dollari, primo target a 79 ed in estensione 77.50 dollari.

L’analisi è stata ampiamente centrata poiché sul retest degli 82 dollari il mercato è andato incontro ad una correzione, che si è spinta fino a 73.6, livello testato nella seduta di ieri.

La difesa dei 75 dollari ha scongiurato per il momento ulteriori crolli e sta catalizzando ora gli attuali acquisti.

La dinamica tecnica però non cambia, le salite costituiscono occasione per riposizionarsi short.

Solo in caso di chiusura sopra gli 82 dollari potremmo impostare un’operatività long di breve ed attenderci un allungo fino a 85 dollari, dove poi comunque ci attendiamo nuova debolezza.

In caso però di breakout, confermato in chiusura, di quota 85 dollari attendiamoci un allungo fin sopra i 90 dollari.