Future Ftse Mib: il pericolo di nuove vendite è sempre più concreto

Piazza Affari inizia a mostrare i primi segnali di cedimento ed ora sta scambiando su supporti delicati.

Gli investitori sono delusi dalla posizione della BCE, che ieri ha fatto sapere che un allentamento dei tassi non avverrà prima dell’estate.

Oggi sono attesi i verbali del meeting di dicembre, che anticiperanno poi il consueto periodo di silenzio in vista della prossima riunione, in calendario per la prossima settimana.

Anche se il trend di fondo è ancora positivo, la situazione tecnica di breve termine del future sul principale indice italiano si è indebolita nelle ultime sedute.

Il mercato sta ora scambiando poco sotto il suo attuale punto di equilibrio, che si trova a 30.450 punti, cercando un recupero in queste prime ore di contrattazione dopo la debolezza di ieri.

Dopo aver ritestato i 30.000 punti, la seduta di ieri si è chiusa a 30.177 punti (contratto future con scadenza marzo).

Da oltre un mese a questa parte il Ftse Mib è stato infatti privo di direzionalità, anche se è comunque riuscito per ora a restare ancorato intorno ai massimi dello scorso anno.

Il rimbalzo di ieri sul termine della seduta mostra che ancora i compratori non vogliono mollare la presa, ma la formazione della candela doji su grafico giornaliero, da un punto di vista tecnico, segnala grande incertezza.

Siamo dell’idea che le probabilità in questo momento propendo più per imminenti ribassi piuttosto che una continuazione del rally dello scorso anno.

A fronte del recupero di questa mattina monitoreremo ora un eventuale test della resistenza a 30.450 punti, dove la reazione degli operatori fungerà da termometro del mercato.

Siamo dell’idea che tale area continuerà ad essere venduta, portando al di nuovo al test dei 30.150 punti.

Una nuova violazione al ribasso dei 30.150 punti, confermata in chiusura giornaliera, porterebbe un primo segnale di debolezza e avallerebbe ingressi short con primo target a 29.950 punti ed in estensione 29.700 punti; più in basso troviamo ulteriori supporti a 29.400, 28.950 e 28.700 punti.

Anche in tal caso di tratterà comuqnue di una normale correzione tecnica, poiché solo in caso di close settimanale sotto i 28.700 punti avremo una inversione del trend primario.

Sul fronte opposto il mercato ritroverebbe positività soltanto in caso ritorno sopra i 30.800 punti, mossa che a quel punto fornirebbe slancio per ulteriore direzionalità al rialzo con primo target fissato a 31.300 ed in estensione 31.700 punti.