Future Ftse Mib, il mercato resta forte

Piazza Affari apre sottotono la nuova settimana, dopo che nella scorsa si è distinta come regina d’Europa mettendo a segno rialzi vicini al 3%.

Il future sul Ftse Mib con scadenza marzo 2024 è arrivato venerdì a toccare i 32.800 punti.

A meno di clamorosi colpi di scena il mercato si appresta a chiudere il quarto mese consecutivo in rialzo; il saldo di febbraio si attesta al momento al +5.5%.

A livello grafico possiamo facilmente notare come il completamento di una figura di accumulo a doppio minimo decrescente e la conseguente la rottura al rialzo dei 30.850 punti (estremo superiore della vecchia area di trading range), avvenuta il 31 gennaio, ha generato una ripresa del rally rialzista ed un balzo in avanti di 2.000 punti.

La situazione tecnica è più che mai positiva e solo il forte ipercomprato di breve potrebbe in questo momento ostacolare il prosieguo del rally.

Per questo motivo ora l’idea è di agire con prudenza nell’acquistare il mercato sulla forza; dopo i rialzi di settimana scorsa è possibile che si assista ora ad un movimento correttivo, utile a ribilanciare il mercato.

Se nel breve dovessimo assistere a delle prese di beneficio è probabile che si arriverà a ritestare i 32.450 punti, livello di supporto volumetrico oltre che estremo inferiore del canale rialzista che ha contenuto gli scambi delle ultime due settimane;  qui riteniamo si creeranno nuove occasioni per rientrare long anche in ottica multiday.

In ottica intraday monitoriamo invece il supporto che il mercato sta attualmente cercando di difendere a 32.650, che potrebbe essere violato al ribasso e spingere il mercato almeno 150 piu in basso nella giornata odierna.

Nello scenario attuale comuqnue le discese costituiscono occasione per riposizionarsi long (da monitorare principalmente il supporto a 32.000 punti) e solo in caso di close giornaliera sotto i 31.700 punti potremmo invece aspettarci ulteriore debolezza e un retest dei 31.200 punti.

A livello macro gli eventi da segnalare oggi riguardano l’uscita dei dati dell’indice Ifo sul sentiment degli imprenditori in Germania e il sondaggio Bce sulle aspettative di inflazione a 1-3 anni.