La Fed mette pressione all’oro, ma gennaio è solitamente un mese rialzista

9 Gennaio 2024

Ultimo Aggiornamento: 9 Gennaio 2024

Il 2024 è iniziato con i mercati che hanno ridotto le aspettative di un taglio anticipato sul taglio dei tassi di interesse e per questo motivo le quotazioni dell’oro hanno subito una contrazione scivolando al di sotto dei 2.040 dollari l’oncia.

La seduta di ieri si è chiusa a 2034 dollari l’oncia, con un ribasso di circa l’1%.

L’attenzione degli investitori è ora concentrata sul report dell’indice dei prezzi al consumo previsto per giovedì.

La lettura dovrebbe mostrare una lieve ripresa dell’inflazione a dicembre, che confermerebbe le attese per una Fed ancora cauta sulla riduzione dei tassi.

Nonostante la recente flessione, a fronte della struttura tecnica attuale riteniamo che il mercato offrirà ancora occasione per riposizionarsi in acquisto, tenuto conto anche della stagionalità particolarmente positiva su questo asset nel mese di gennaio.

Se vuoi saperne di più sulla stagionalità dell’oro a gennaio ti raccomandiamo la lettura di questo articolo

Le quotazioni si trovano però vicino ad un’area supportiva particolarmente delicata, ovvero quota 2.030 dollari.

Nel caso dovessimo assistere ad un breakout al ribasso di questo livello, confermato in chiusura di sessione, potremmo aspettarci una continuazione della debolezza almeno fino al prossimo supporto degno di nota posizionato a 2.010 dollari; più in basso troviamo un supporto volumetrico ancor più importante a 1.990 dollari, interessante come area di riacquisto in ottica multiday.

Anche in tale scenario i prezzi si manterrebbero stabilmente al di sopra della media mobile a 200 giorni, che al momento pasa in area 1.975 dollari.

Fino a quando il mercato dovesse restare sopra quest’ultimo livello siamo dell’idea che le discese costituiranno occasione per rientrare long anche in ottica multiday.

Sui livelli attuali saremo comunque orientati a cercare occasioni long, specie se il mercato dovesse riportarsi al di sopra  dei 2.050 dollari; il target sarà da ricercare in prima battuta a 2.062 ed in estensione a 2.070 dollari.

Salendo ancora la prossima resistenza degna di nota è posizionata a quota 2.090 dollari.

analisi grafico oro

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