Dax future ingabbiato dai 15.900 punti, difficoltà in vista?
Nuovi massimi annuali per il Dax future, che ieri ha sfiorato i 16.000 punti salvo poi chiudere sui minimi di giornata.
Lo slancio è arrivato dopo l’uscita del dato sull’inflazione Usa di marzo, che ha rallentato il passo al 5% annuo; nel tardo pomeriggio c’è stata però una brusca inversione dei mercati, a causa dello spettro della recessione prospettato nei verbali della Fed.
Le contrattazioni di ieri sono terminate a 15.801 punti, in calo dello 0.01%.
In questa mattinata il Dax Future scambia invece in territorio positivo e a ridosso dei 15.900 punti.
Le ultime sessioni sono state caratterizzate da un’volatilità in decisa diminuzione, così come i volumi.
Chi ha seguito la nostra video analisi del 5 aprile potrà confermate che la view fino a questo momento è stata pienamente centrata.
Avevamo detto che, in quella giornata avremmo potuto assistere ad uno storno (di fatti il mercato ha chiuso con un -0.75%), mentre a partire dalla successiva sarebbe stato possibile imbastire un’operatività long con target in area 16.000 punti (livello sfiorato ieri).
Cosa attendersi ora?
La recente compressione di volatilità e le difficoltà incontrare in area 15.900 punti sollevano ora dei dubbi sul prosieguo dei rialzi.
Riteniamo che le probabilità pendano più per assistere a delle correzioni di breve, piuttosto che ad un allungo soprattutto in questa ottava.
Sui livelli attuali non consigliamo ora ingressi long, meglio attendere uno storno come il retest di area 15.600 punti, o attendere una prova di forza come una chiusura giornaliera superiore a 15.950 punti.
In questo ultimo caso il target da ricercare è sui massimi storici, ovvero intorno area 16300 punti.
Nello scenario attuale le discese intraday costituiscono occasione per riposizionarsi long.
Solo in caso di ritorno al di sotto dei 15.250 punti, confermato in chiusura di sessione, potremmo assistere ad un movimento correttivo più ampio con test atteso dei 15.000 punti
Pericolosissima invece sarebbe una discesa sotto i 14.900 punti, che aprirebbe le porte al test dei 14.400 punti.
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