Valute: dollaro in calo, riflettori sulle decisioni delle banche centrali
di: Alessio Moretti 17 Dicembre 2025 11:32

Nella seduta di martedì il dollaro statunitense si è indebolito nei confronti delle principali valute, con il Dollar Index in flessione dello 0,07% a 98,22, segnando la seconda seduta consecutiva di ribasso.
L’attenzione degli operatori resta concentrata sulle decisioni di politica monetaria attese nel corso della settimana. In Europa, la BCE è ampiamente attesa mantenere invariati i tassi nell’incontro di giovedì, nonostante segnali macro contrastanti: da un lato il miglioramento superiore alle attese della fiducia degli investitori tedeschi a dicembre, dall’altro un rallentamento della crescita complessiva dell’attività economica nell’area euro.
L’euro ha ceduto lievemente (-0,03% a 1,1746 contro dollaro), pur avendo toccato nel corso della seduta i livelli più elevati da settembre, sostenuto da quattro rialzi consecutivi nelle giornate precedenti.
Regno Unito: sterlina tonica nonostante segnali misti dal mercato del lavoro
Nel Regno Unito, i dati sull’occupazione hanno mostrato un tasso di disoccupazione ai massimi dall’inizio del 2021. Tuttavia, l’indice PMI composito S&P di dicembre è salito a 52,1, superando le attese pur restando sotto la media di lungo periodo, segnalando un’espansione moderata dell’attività economica.
La sterlina ha reagito positivamente, salendo dello 0,33% a 1,3420 contro dollaro e rafforzandosi dello 0,35% contro euro a 87,59 pence, dopo aver toccato in precedenza 87,89 pence, il livello più debole dal 3 dicembre.
I mercati monetari stanno attualmente scontando circa 60 punti base di tagli dei tassi BoE entro la fine del prossimo anno. La prossima decisione della banca centrale britannica si preannuncia particolarmente equilibrata, con il governatore Andrew Bailey nel ruolo di potenziale ago della bilancia. Un elemento chiave per orientare le aspettative sarà la pubblicazione odierna dei dati sull’inflazione CPI di novembre.
Giappone: yen in rafforzamento in vista della BoJ
Il dollaro ha perso terreno anche contro lo yen, scendendo dello 0,33% a 154,72, mentre i mercati attendono la decisione di politica monetaria della Bank of Japan, in calendario venerdì.
Sebbene un rialzo dei tassi sia in larga parte già incorporato nei prezzi, eventuali indicazioni su ulteriori strette monetarie — in particolare prima delle trattative salariali primaverili — verrebbero interpretate come un segnale decisamente hawkish.
A rafforzare questa narrativa contribuisce il miglioramento del sentiment delle grandi imprese manifatturiere giapponesi, che nel trimestre concluso a dicembre ha raggiunto i livelli più elevati degli ultimi quattro anni, sostenendo le aspettative di una normalizzazione più marcata della politica monetaria.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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