Il petrolio WTI tenta il rimbalzo, ma l’uscita dal tunnel è ancora lontana
di: Filippo Giannini 28 Novembre 2025 11:37

I prezzi del petrolio WTI sono avanzati nella seduta di giovedì, sostenuti dalle notizie di un possibile progresso nei negoziati per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina.
I volumi, tuttavia, sono rimasti contenuti a causa della chiusura dei mercati statunitensi per la festività del Thanksgiving.
Il contratto future sul Brent ha chiuso in rialzo di 36 centesimi (+0,57%) a 63,39 dollari al barile, mentre quello sul WTI statunitense è salito di 53 centesimi (+0,91%), attestandosi a 59,08 dollari.
Attesa per OPEC+: status quo in vista
Secondo quanto riportato da Reuters, due delegati dell’OPEC+ e una fonte vicina alle trattative interne indicano che l’alleanza dovrebbe mantenere invariati i livelli di produzione nelle riunioni previste per domenica.
Contestualmente, il gruppo sarebbe vicino a finalizzare un nuovo meccanismo di valutazione delle capacità produttive massime dei Paesi membri, un tema questo che ha generato frizioni negli ultimi mesi e che potrebbe influenzare la distribuzione delle future quote di output.
Otto membri dell’OPEC+ — quelli che nel 2025 hanno progressivamente incrementato la produzione — sembrano inoltre orientati a proseguire la pausa degli aumenti anche nel primo trimestre 2026, in linea con l’approccio prudente adottato durante l’anno.
Analisi tecnica WTI future – venerdì 28 novembre

Osservando il grafico daily del WTI, si evidenzia come nelle ultime sedute il mercato abbia costruito una base di accumulo immediatamente sopra il supporto strategico dei 57 dollari. Nonostante la tenuta dell’area, finora non si è sviluppata una reazione significativa sul lato rialzista: la fase attuale rimane infatti caratterizzata da bassa volatilità e da un sentiment ancora interlocutorio.
In ogni caso in virtù della chiusura di ieri al di sopra del precedente massimo di swing a 59 dollari, riteniamo probabile un allungo lato rialzista fino a al prossimo livello di resistenza a quota 59,70 dollari.
Per assistere a un miglioramento della struttura tecnica sarà però cruciale il recupero della soglia dei 60,50 dollari, livello che rappresenta anche un’importante resistenza dinamica. Una chiusura giornaliera sopra i 60,50 dollari aprirebbe la strada a un movimento di estensione verso 62 dollari, area che assume un valore decisivo nel breve termine: un suo superamento porterebbe a un vero cambio di momentum, con possibilità di riattivare una struttura rialzista più robusta.
Al ribasso, invece, un ritorno dei prezzi sotto i 57 dollari, soprattutto se confermato in chiusura di seduta, costituirebbe un chiaro segnale di indebolimento. Tale scenario aumenterebbe la probabilità di una discesa verso i 55 dollari, primo supporto di rilievo, con possibili estensioni verso l’area psicologica dei 54 dollari, livelli non testati dal 2021.
Sul fronte degli indicatori, l’RSI oscilla in zona neutrale senza fornire divergenze di rilievo, mentre il MACD continua a muoversi sotto la linea dello zero, confermando un momentum ancora fragile. I volumi restano compressi, a testimonianza della mancanza di convinzione da parte degli operatori.
Nel complesso, la struttura tecnica del WTI rimane in fase di consolidamento, in attesa di un breakout direzionale che, a seconda del livello violato, potrebbe definire la prossima gamba impulsiva del mercato.
Informazioni sull'autore: Filippo Giannini
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