Obbligazionario sotto pressione: rendimenti in rialzo mentre si raffreddano le aspettative di un taglio Fed a dicembre
di: Alessio Moretti 14 Novembre 2025 10:51

I mercati obbligazionari statunitensi hanno chiuso la seduta di giovedì con un rialzo deciso dei rendimenti lungo tutta la curva. Gli investitori hanno rivisto al ribasso le probabilità di un taglio dei tassi già a dicembre, complice l’incertezza persistente sull’inflazione e un marcato disallineamento interno alla Federal Reserve riguardo alla traiettoria economica e monetaria.
Sebbene la riapertura del governo USA dopo 43 giorni di shutdown abbia eliminato una fonte significativa di rischio amministrativo, l’attenzione del mercato resta focalizzata sui temi strutturali: rigidità inflazionistiche, pressioni fiscali crescenti e segnali contrastanti sul ciclo economico.
Treasury USA: domanda debole all’asta 30 anni e curva più ripida
Nel dettaglio della sessione pomeridiana:
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Treasury 10Y: +5,1 bps a 4,126%
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Treasury 30Y: +4,1 bps a 4,709%
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Treasury 2Y: +2,7 bps a 3,603%
(il tratto più sensibile alle aspettative sui tassi)
Particolarmente rilevante l’esito dell’asta da 25 miliardi di dollari in titoli a 30 anni, caratterizzata da:
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Pricing al 4,694%, superiore alle attese → richiesta di un premium da parte degli investitori
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Bid-to-cover a 2,29x, inferiore al 2,38x dell’asta di settembre
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Coinvolgimento elevato dei primary dealers, costretti ad assorbire 14,5% dell’emissione (quasi il doppio rispetto al mese precedente)
Il maggiore intervento dei dealer evidenzia una domanda finale meno robusta, con conseguente necessità di maggiore assorbimento “tecnico” per mantenere l’asta in equilibrio.
La curva americana ha mostrato un ulteriore ampliamento dello spread 2Y–10Y, salito a 52,3 bps da 49,9 bps, segnale di aspettative meno aggressive sul taglio dei tassi nel breve.
Fed: probabilità di taglio in sensibile riduzione
Secondo il CME FedWatch Tool:
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Probabilità di un taglio da 25 bps a dicembre: 50,7% (in netto calo dal 69,6% della settimana precedente)
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Tagli attesi entro fine anno: 12,7 bps, rispetto ai 17,4 bps stimati solo pochi giorni fa
La crescente incertezza sul ritmo del disinflazione ha portato il mercato a uno scenario più prudente.
Eurozona: rendimenti in rialzo, Bund ai massimi di due settimane
La seduta europea ha rispecchiato la direzione dei Treasury, con i rendimenti in risalita dopo tre giornate di calo moderato. La revisione dei dati sulla crescita tedesca ha alimentato dubbi sull’efficacia delle misure fiscali a sostegno dell’economia.
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Bund 10Y: +4,5 bps a 2,692%
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Bund 2Y: +3,3 bps a 2,041%
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Bund 30Y: +5,3 bps a 3,282%
In parallelo:
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BTP 10Y: +4,5 bps a 3,422%
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Spread BTP–Bund: 73 bps, il livello più stretto dal 2010
Segnale di un mercato che continua a preferire la periferia rispetto al passato, complice il miglioramento del sentiment sul rischio sovrano europeo.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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