Il settore manifatturiero degli Stati Uniti continua a mostrare segnali di debolezza.
A ottobre, l’ISM Manufacturing Index si è attestato a 48,7 punti, sotto le attese del mercato (49,6) e in calo rispetto al 49,1 registrato a settembre. Il dato conferma l’ottavo mese consecutivo di contrazione dell’attività industriale, consolidando un trend di rallentamento diffuso nel comparto.
Tra le principali componenti:
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Nuovi ordini in lieve miglioramento a 49,4 da 48,9, ma ancora in area recessiva per il secondo mese di fila;
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Occupazione in aumento a 46,0 da 45,3, pur rimanendo in contrazione;
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Prezzi pagati in calo a 58,0 da 61,9;
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Produzione in discesa a 48,2 da 51,0;
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Arretrato degli ordini in risalita a 47,9 da 46,2.
I commenti degli operatori intervistati dall’ISM riflettono persistente cautela: le aziende segnalano difficoltà legate alle tensioni commerciali, alla volatilità dei dazi e a un clima economico incerto che limita investimenti e assunzioni.
Analisi e contesto macro: segnali contrastanti nei dati USA
Le prime analisi degli economisti hanno evidenziato miglioramenti marginali nelle componenti ordini e occupazione, ma anche la permanenza di un quadro complessivamente fragile per la manifattura americana, soprattutto nei settori non legati ai data center.
Parallelamente, il PMI manifatturiero finale di ottobre è salito a 52,5 punti (da 52,0 a settembre), segnalando una lieve espansione nel comparto privato. Tuttavia, la crescita occupazionale rimane modesta, frenata dall’incertezza e dai maggiori costi di produzione legati ai dazi sulle importazioni.
Eurozona: stabilità complessiva, ma forti divergenze tra Paesi
Nell’Eurozona, il manifatturiero ha mostrato un andamento piatto a ottobre.
L’HCOB Manufacturing PMI si è attestato a 50,0 punti, in linea con la stima preliminare e leggermente superiore al 49,8 di settembre — soglia che separa crescita e contrazione.
La produzione industriale dell’area ha registrato l’ottavo mese consecutivo di espansione, ma con un ritmo ancora modesto e disomogeneo.
Gli ordini totali non mostrano miglioramenti dopo quasi tre anni e mezzo di calo continuo, mentre gli ordini all’export si sono ridotti per il quarto mese consecutivo, penalizzando la domanda complessiva.
Sul fronte occupazionale, il ritmo dei tagli di posti di lavoro si è accelerato, estendendo il periodo di riduzione dell’occupazione nel settore manifatturiero a oltre due anni e mezzo.
Secondo HCOB, la debolezza della domanda interna continua a costringere le imprese a ridurre la forza lavoro, pur in presenza di costi di input stabili.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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di: Alessio Moretti 11 Settembre 2025 10:54
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