Aggiornamenti macro mercati – Venerdì 17 ottobre

Tono più morbido dalla Fed: Waller e Miran aprono a nuovi tagli dei tassi

Il dibattito interno alla Federal Reserve si fa più acceso, con diversi esponenti che mostrano un orientamento più dovish verso ulteriori allentamenti monetari.
Il governatore Christopher Waller ha ribadito la necessità di valutare nuovi tagli dei tassi d’interesse, definendo la politica attuale come “moderatamente restrittiva”.

Nel suo intervento di giovedì, Waller ha evidenziato il contrasto tra la tenuta della crescita economica USA e i segnali di raffreddamento del mercato del lavoro. In un’intervista a Bloomberg, ha indicato che il tasso d’interesse neutrale potrebbe trovarsi tra 100 e 125 punti base sotto i livelli attuali.
Waller ha inoltre sottolineato che la Federal Reserve deve restare pronta a intervenire se emergessero ulteriori segnali di debolezza occupazionale, menzionando anche il possibile impatto dell’intelligenza artificiale sulla domanda di lavoro, sebbene le implicazioni per la politica monetaria siano ancora incerte.

Allo stesso tempo, il governatore ha invitato alla cautela per evitare un taglio prematuro dei tassi che potrebbe riaccendere pressioni inflazionistiche, qualora la crescita del PIL e dell’occupazione tornassero ad accelerare.

Miran: “Serve un taglio più deciso dei tassi per sostenere l’economia”

In un’intervista a Fox Business, anche il governatore Stephen Miran ha confermato un orientamento marcatamente dovish, affermando che le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina potrebbero pesare sulla crescita economica americana, rendendo necessario un intervento più aggressivo.
Miran ha dichiarato di sostenere un taglio di 50 punti base nel prossimo FOMC del 29 ottobre, superiore al -25 bps atteso dal consenso di mercato.

Inoltre, ha precisato a Reuters di non essere eccessivamente preoccupato per l’elevata valutazione degli asset finanziari, ritenendo che la priorità rimanga la stabilità macroeconomica e occupazionale.

🇬🇧 UK: Crescita limitata ma stabile ad agosto

Nel Regno Unito, i dati macroeconomici di agosto 2025 hanno mostrato una crescita mensile dello 0,1% del PIL, in linea con le attese, dopo una contrazione analoga nel mese precedente (rivista da 0,0%).

L’analisi settoriale indica una produzione industriale in aumento dello 0,4%, mentre i servizi sono rimasti invariati e l’edilizia è calata dello 0,3%.
Su base trimestrale, l’output complessivo è cresciuto dello 0,3%, in accelerazione rispetto al +0,2% precedente, grazie soprattutto al contributo positivo del comparto servizi (+0,4%) e delle costruzioni (+0,3%), che hanno compensato il -0,3% dell’industria.

Parallelamente, i dati commerciali hanno mostrato un ampliamento del deficit complessivo di beni e servizi a £5,2 miliardi, con un peggioramento di £1,7 miliardi nei tre mesi fino ad agosto. Le esportazioni di beni sono diminuite del 3,3%, penalizzate da un calo del 5,3% verso l’UE e dell’1,5% verso i Paesi extra-UE.

Secondo la Bank of England (BoE), queste dinamiche erano in larga parte previste dopo la forte volatilità commerciale registrata nella prima metà del 2025. L’istituto centrale stima ora una crescita trimestrale attorno allo 0,25% nella seconda metà dell’anno, segnalando che l’attività economica potrebbe rimanere debole nei prossimi mesi a causa dell’incertezza fiscale, del calo dei consumi familiari e del rallentamento dell’attività imprenditoriale.