I prezzi del petrolio sono rimasti stabili nella giornata di giovedì, dopo il forte rialzo della sessione precedente che li aveva spinti ai massimi delle ultime sette settimane.
A sostenere inizialmente la corsa al rialzo è stata la decisione della Russia di imporre un parziale blocco alle esportazioni di carburante fino alla fine del 2025. Tuttavia, i guadagni successivi sono stati limitati dai nuovi dati macroeconomici statunitensi, che hanno ridimensionato le aspettative di ulteriori tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Andamento di Brent e WTI
Il Brent ha chiuso in rialzo di 0,45 dollari (+0,65%), attestandosi a 69,58 dollari al barile, mentre il WTI statunitense ha guadagnato 0,41 dollari (+0,63%), raggiungendo quota 65,22 dollari al barile.
La mossa della Russia e l’impatto sul mercato energetico
Ulteriore sostegno ai prezzi è arrivato dalle dichiarazioni del vice primo ministro russo Alexander Novak, che ha confermato l’introduzione di un divieto parziale all’export di diesel e la proroga del blocco sulle esportazioni di benzina fino a fine anno. Una decisione che arriva in un contesto delicato, segnato dai recenti attacchi con droni dell’Ucraina contro le raffinerie russe.
Pressioni ribassiste da Iraq e Kurdistan
Sul fronte opposto, a pesare sui prezzi del greggio è stata la prospettiva di un aumento delle forniture da parte di Iraq e Kurdistan. Il Governo Regionale del Kurdistan (KRG) ha annunciato che le esportazioni di petrolio riprenderanno entro 48 ore, grazie a un accordo raggiunto tra il Ministero del Petrolio iracheno, il Ministero delle Risorse Naturali del KRG e le compagnie produttrici.
Analisi tecnica future WTI – Venerdì 26 settembre
Il future WTI con scadenza novembre 2025 si attesta al momento della scrittura intorno i 65,20 dollari al barile, confermando un chiaro trend rialzista di breve periodo dopo il rimbalzo sul supporto a 62 dollari compiuto ad inizio settimana.
Sul grafico a 2 ore i prezzi si muovono lungo una trendline ascendente, caratterizzata da minimi crescenti. Le medie mobili semplici a 50 e 100 periodi, attualmente a 63,70 e 63,61, rafforzano lo scenario positivo con un allineamento in chiave bullish.
Tuttavia il mercato si sta ora avvicinando alla prima resistenza chiave a 65,50. Una chiusura giornaliera sopra questo livello confermerebbe la forza del trend attuale con primo target a 67.7 ed in estensione 68.7.
L’indicatore RSI, attualmente a 65 punti, segnala una fase di quasi ipercomprato: quindi non è da escludere la possibilità di un ritracciamento tecnico. Un calo nell’area 64,20-64,00 non comprometterebbe però il trend rialzista e potrebbe offrire nuove opportunità di ingresso per i compratori.
Nel caso di close giornaliera decisa sotto i 64 dollari sarà possibile poi aspettarsi un retest dei minimi di settembre.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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di: Alessio Moretti 11 Settembre 2025 10:54
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