Petrolio in aumento, ma la situazione tecnica resta precaria
di: Alessio Moretti 10 Settembre 2025 10:59

I prezzi del greggio hanno chiuso la giornata di martedì in territorio positivo, spinti dalla notizia di un’operazione militare israeliana contro la leadership di Hamas a Doha, in Qatar. Un episodio che ha fatto temere un allargamento delle tensioni in Medio Oriente.
Il Brent ha archiviato la seduta a 66,53 dollari al barile, in aumento di 32 centesimi (+0,48%), mentre il WTI si è attestato a 62,98 dollari, con un guadagno di 54 centesimi (+0,86%).
In un primo momento le quotazioni avevano registrato un balzo vicino al 2%, salvo poi ridimensionare gran parte dei rialzi. La frenata è arrivata quando è emerso che l’attacco non aveva avuto conseguenze immediate sulle forniture. Inoltre, i segnali diplomatici di distensione e la reazione contenuta da parte dei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo hanno contribuito a ridurre i timori di un conflitto regionale più ampio.
Già prima delle notizie da Doha, il mercato mostrava una tendenza positiva, sostenuta da tre fattori principali: l’aumento della produzione OPEC+ inferiore alle attese, le continue strategie di accumulo delle scorte da parte della Cina e le incertezze legate a possibili nuove sanzioni contro la Russia.
Il rialzo è stato però smorzato dalle previsioni della U.S. Energy Information Administration (EIA), secondo cui le scorte globali sono destinate a crescere nei prossimi mesi, esercitando una pressione ribassista sui prezzi del greggio.
Analisi tecnica future WTI – Mercoledì 10 settembre
Nonostante i rialzi registrati nelle ultime due sedute, il quadro tecnico del future WTI rimane fragile.
La scorsa settimana il mercato ha messo alla prova l’importante supporto in area 61,5 dollari, che ha retto evitando nuove pressioni ribassiste e offrendo la base per un rimbalzo. Tuttavia, finché i prezzi non riusciranno a superare con decisione la resistenza a 65 dollari, il rischio di ulteriori correzioni resterà elevato.
Un breakout confermato in chiusura di seduta sopra quota 65 dollari aprirebbe la strada a nuovi rialzi, con un primo obiettivo a 66,5 dollari.
Il quadro tecnico migliorerebbe sensibilmente con una chiusura settimanale oltre i 67 dollari, livello dove transita attualmente la media mobile a 200 periodi. Il vero banco di prova rimane però la resistenza a 68,5 dollari: solo una rottura decisa di quest’area sancirebbe il ritorno di forza dei compratori.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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